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Cronaca Redazione 09 aprile 2011 18:47 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Il sindaco Russo firma un accordo con la FAI.
POMIGLIANO D'ARCO - No al racket, con un progetto di contrasto e prevenzione, con uno sportello di primo ascolto, con seminari ed incontri tematici nelle scuole, tra le comunità religiose e civili. E con una lista. Un elenco di tutti gli operatori economici che si impegnano per iscritto a non pagare il pizzo. Si chiamerà «Pago chi non paga – Consumo Critico» e sarà distribuito gratuitamente alla cittadinanza, agli enti pubblici e privati, pubblicato sul sito del Comune di Pomigliano d’Arco. Queste e altre iniziative pro legalità, nel protocollo d’intesa firmato dal sindaco Lello Russo, sulla scia di quello sottoscritto a febbraio scorso dal presidente dell’Anci (associazione nazionale comuni italiani), Sergio Chiamparino e Tano Grasso, presidente onorario FAI.
A Pomigliano d’Arco lo sportello contro il racket avrà sede nell’associazione «Pomigliano per la legalità Domenico Noviello», preseduta in città da Salvatore Cantone, in via Locatelli al civico 3 e sarà gestita a pieno titolo dalla FAI cui l’associazione di Cantone aderisce. «Riteniamo fondamentale sensibilizzare i cittadini in merito alle problematiche che riguardano racket e usura – dice il sindaco Russo – promuovendo percorsi di informazione e formazione rivolti all’intera comunità e abbiamo voluto affidarci alla Fai che negli anni ha maturato un’esperienza ineguagliabile relativa alla tutela delle vittime di estorsione ed usura. Lo scopo principale è promuovere efficaci azioni di contrasto al racket, all’usura e alle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale perché i nostri obiettivi primari sono sicurezza, benessere e qualità della vita di tutta la comunità e il raggiungimento di questi fini passa con il rendere liberi gli operatori economici dalle azioni criminose».
Lo sportello funzionerà con l’ausilio di due operatori dalla comprovata esperienza e la FAI fornirà assistenza legale gratuita per la costituzione parte civile nei procedimenti che riguardano il reato dell’organizzazione di stampo mafioso e dell’estorsione. L’ufficio legale della FAI presenterà costituzioni di parte civile nei casi in cui i reati commessi vedano i cittadini di Pomigliano d’Arco quali parti offese e nei casi in cui il fatto si verifichi sul territorio comunale. Il progetto durerà dodici mesi a cominciare dal momento della firma (venerdì 8 aprile 2011) e sarà espressamente rinnovabile di anno in anno in relazione ai risultati raggiunti. Per la realizzazione del progetto, il Comune di Pomigliano d’Arco ha destinato la somma di 10 mila euro per l’anno 2011/2012, necessaria all’inizio delle attività e a consentire la realizzazione dello sportello di primo ascolto. Quanto alle costituzioni di parte civile, saranno deliberate dalla giunta comunale che incaricherà un avvocato designato dall’ufficio legale FAI. Tutte le spese di pubblicità e promozione pubblica (manifesti, brochure, volantini, locandine) per le attività dello sportello, saranno a carico del Comune di Pomigliano d’Arco.
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