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Cronaca Redazione 11 aprile 2011 11:31 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Scontro tra parroco e battenti a poche settimane da Pasqua
MARIGLIANO - E’ braccio di ferro tra il locale parroco e i battenti a cui sono state chiuse
le associazioni, dopo oltre cinquant’anni di fede nella Madonna dell’Arco.
Sotto accusa è il parroco don Salvatore Spiezia definito in una serie di
manifesti il responsabile della chiusura delle due associazioni.
Secondo i battenti della seconda e della terza squadra don Salvatore avrebbe fatto
pressioni presso i padri domenicani di Sant’Anastasia per far chiudere le due
Associazioni che non si attenevano alle regole da lui imposte ai sostenitori
dei due gruppi di fede.
“ A causa dell’atteggiamento ostile e dittatoriale del nostro parroco il responsabile di zona dei battenti non ci ha più rinnovato il
decreto per la tradizionale marcia dei fujenti. Come Gesù quando rispose ai
farisei aspettiamo don Salvatore –scrivono i battenti- nel proprio ovile per
conoscere le motivazioni che lo hanno spinto a tutto questo” .
La risposta non si fatta attendere ed è arrivata tramite il consiglio pastorale e lo stesso
vescovo che ha inviato una lettera alla comunità per mettere la pace. “In
questi giorni dedicati alla Pasqua vi invito a non andare alla ricerca di
colpevoli, ma a dialogare”, è il messaggio del presule fatto leggere nelle
varie funzioni religiose. Intanto l’unica squadra abilitata a svolgere il
pellegrinaggio è stata solo la prima squadra che si è dissociata con un
volantino dalle altre squadre.
Sono addolorati i battenti che ieri si sono riuniti in una pubblica assemblea per discutere sulle azioni da intraprendere
nei prossimi giorni per difendere una devozione a cui sono fortemente legati
da anni di profonda fede, come testimoniano gli ex voto, le documentazioni
fotografiche e gli stessi ceri di dimensioni enormi custoditi a Sant’Anastasia
e donati proprio dai fedeli locali ai domenicani.
“Ci siamo sempre attenuti allo statuto –dicono i battenti- e non capiamo la ragione di questa esclusione
che non è stata mai applicata nei riguardi di nessuna squadra. Cosa abbiamo
fatto di male per essere così duramente sanzionati?”. Il rettore del santuario,
padre Gerardo Imbriano in una nota scritta ha chiarito che “i rapporti con il
parroco non sono stati sereni nel corso degli anni e il mancato rispetto verso
le celebrazioni tenute durante la settimana santa”.
Un vero e proprio braccio di ferro che va avanti da oltre due anni a seguito di spaccature sorte con
parroco che più volte ha attaccato i battenti dal pulpito. Insomma la tempesta
già era nell’aria. Adesso la clamorosa esclusione che ha indignato una comunità
intera e che ha messo ancora di più in discussione i delicati equilibri
esistenti con le associazioni locali che stanno emigrando verso altre chiese
cittadine per professare il culto domenicale.
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