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Cronaca Redazione 14 aprile 2011 01:13 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
PIano piano "crolla" tutta l'antica Marigliano
MARIGLIANO - Allarme crollo a palazzo Bonazzi di Sannicandro. Ieri mattina nel palazzo
oggetto d’interventi di messa in sicurezza sono venuti giù dei solai. Gli
storici temono che se non saranno attivate delle adeguate misure di sostegno si
verificheranno altri crolli mettendo a rischio la conservazione del pregevole
monumento. Intanto scatta l’sos per Marilianum che rischia di essere
completamente cancellata da interventi invasivi e squallide speculazioni
edilizie.
A poco a poco il cemento selvaggio sta distruggendo la memoria
storica. Facendo leva su un piano regolatore vecchio e datato e sulla mancanza
di vicoli imposti ai monumenti, dagli uffici preposti arrivano i pareri
favorevoli per le demolizioni senza nessuno scrupolo o ritegno. E’ questo
quanto accaduto anche per il palazzo di epoca fascista Attena, il cui
abbattimento ha suscitato tanta indignazione in città. Non si è avuto rispetto
proprio per niente. Neanche per il fatto che il vecchio edificio ospitava una
scuola e un omonimo studio medico dove sono stati curati tanti bambini. Non si
è tenuto conto neanche di due delibere approvate nel 2006, tra cui una a firma
dello stesso tecnico che ha dato l’ok per la demolizione, che nell’elenco dei
monumenti da preservare includevano anche palazzo Attena.
Nessuna tabella dei lavori, nessuna sanzione amministrativa. Tutto regolare per il palazzo di città
sul cantiere. I monumenti cittadini mai catalogati, saranno censiti quando
saranno tutti completamente distrutti. Tutto questo favorendo le solite bande
del cemento che si riciclano in ogni amministrazione da decenni. E’ corsa al
cemento e all’acquisto di palazzi antichi in città per realizzare squallide
lottizzazioni facendo ricorso agli aumenti di volumetria previsti dal piano
casa della regione Campania per miglioramenti abitativi al di sotto dei 1500
metri quadrati.
Per gli addetti ai lavori palazzo Attena era superiore a questi limiti, ciononostante però pare che l’orientamento per la nuova lottizzazione
prevista sulle sue ceneri sia quella di usufruire di questa agevolazione. Se
non si applicano immediatamente i vincoli ai monumenti, di antico non resterà
proprio niente in questa città. Da corso Vittorio Emanuele a corso Umberto e
nelle periferie e campagne cittadine ci sono numerosi edifici e casali rurali
che hanno aperto gli appetiti famelici per squallide speculazioni.
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