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Cronaca Redazione 14 maggio 2011 20:54 Circa 5 minuti per leggerlo stampa
A seguito del Comunicato emesso dall'amministrazione comunale di Nola il 13 maggio, nel quale viene dichiarata la non veridicità delle affermazioni del nostro Comitato, intendiamo chiarire definitivamente la questione e chiediamo agli organi di stampa la diffusione del presente in ottemperanza al sacrosanto diritto di replica (che è stato appunto accordato all'amministrazione senza alcuna prova documentale delle affermazioni rese).
Si intende chiarire che la situazione venuta a crearsi presso l'Ufficio Informagiovani del Comune di Nola è stata generata da mancata ottemperanza degli obblighi di informazione e concertazione nell'ambito della organizzazione degli Uffici e dei Servizi presso l'Ente Comune di Nola.
La vicenda può essere così riassunta:
In data 11/05/2011 l’Ufficio Personale ha notificato a tre lavoratrici (le tre impiegate presso l'Ufficio Informagiovani) un ordine di servizio in cui si notifica l'avvenuto trasferimento ad altro ufficio con decorrenza immediata (cioè dal giorno successivo!); nell'ordine di servizio succitato veniva indicata in riferimento la Delibera di G.M. N° 179/2011 nella quale si dispone il trasferimento di sei lavoratori;
le procedure di mobilità interna del personale, all'atto della loro previsione e pianificazione, devono necessariamente essere notificate (in sede di previsione) ai soggetti di cui all'art. 10 CCNL 1/4/1999 (rappresentanze sindacali unitarie e Organizzazioni Sindacali);
al momento l'amministrazione comunale di Nola ha provveduto unicamente, con D. G. M. n°224/2010 (tra l'altro mai trasmessa per conoscenza con i soggetti di cui all'art. 10 CCNL 1/4/1999), a stabilire con atto di indirizzo la riduzione delle aree dirigenziali senza tra l'altro indicare alcun nuovo criterio per la riorganizzazione degli Uffici e dei Servizi rispetto al personale dipendente;
una procedura di mobilità interna da parte dell'amministrazione comunale di Nola, in assenza di precisi atti di indirizzo, in assenza di alcuna motivazione tecnico/gestionale (non riportata nella delibera N° 179/2011), in assenza di comunicazione preventiva di eventuali variazioni nell'organizzazione del personale trasmessa ai soggetti di cui all'art. 10 CCNL 1/4/1999, in assenza di definizione del piano di dotazione organica dell'ente comune di Nola, rappresenta una palese violazione degli obblighi contrattuali rispetto agli artt. 7-8-9 CCNL 1/4/1999;
l'intera procedura di mobilità a carico delle lavoratrici rappresenta, per le ragioni sopra indicate, una palese violazione dei diritti contrattuali nonché una procedura assimilabile a comportamento persecutorio stante la palese discrezionalità ed arbitrarietà del procedimento (in assenza, appunto, di alcuna motivazione tecnico/organizzativa riportata nello strumento amministrativo nonché in sussistenza di violazione degli obblighi di informazione e concertazione chiaramente sanciti dall'art. 8 comma e CCNL 1/4/1999);
Ferma restando la facoltà della amministrazione comunale di disporre l'organizzazione del personale presso l'ente comune di Nola, alla stessa corre l'obbligo costituzionale del rispetto delle leggi dello stato soprattutto nell'ambito della gestione della pubblica amministrazione;
Per tali ragioni la procedura di mobilità a carico delle lavoratrici addette all'Ufficio Informagiovani stabilita nella D.G.M. N° 179/2011 è da considerarsi assimilabile a comportamento discriminatorio e persecutorio a carico delle lavoratrici stesse che sono state lese oltre che nella propria dignità personale, nella propria dignità professionale acquisita in lunghi anni di onorato servizio presso l'ente comune di Nola.
Ciò che si contesta nel caso di specie non è il piano di riorganizzazione dell'Ufficio Informagiovani stabilito dall'Assessore Annunziata (che non ha responsabilità nella vicenda) ma il fatto che l'Assessore Parisi, gli Uffici al Personale e agli Affari Generali del Comune di Nola non hanno ottemperato alla norma rispetto alle procedure di riorganizzazione omettendo di adempiere – e ciò purtroppo è prassi presso l'ente Comune di Nola – sia ai più elementari obblighi di informazione e concertazione nell'ambito della gestione del personale sia ai doveri di trasparenza e pubblicità degli atti nell'ambito della gestione amministrativa.
A prova di tale situazione denunciata dal Fronte della Legalità si citano i seguenti fatti:
Fatto incontrovertibile è che, giovedì 12 e venerdì 13 maggio, l'Ufficio Informagiovani è stato chiuso senza che ve ne fosse dato avviso alcuno all'utenza;
Fatto incontrovertibile è che, se non ci fosse stato l'intervento del Fronte della Legalità, l'opinione pubblica non avrebbe saputo della “riorganizzazione dell'Ufficio Informagiovani”;
Fatto incontrovertibile è che, fino ad oggi, l'Ente Comune di Nola non ha pubblicato alcun atto amministrativo che dispone alcuna riorganizzazione dell'Ufficio Informagiovani se non il riferimento al PEG realizzato dall'Assessore Annunziata;
Fatto incontrovertibile è che il PEG (che non è altro che un atto di indirizzo che, se non seguito da una serie di atti amministrativi ESECUTIVI, non è direttamente applicabile) è contenuto nel bilancio di previsione 2011 che il Comune di Nola ha approvato MA NON PUBBLICATO (difatti il Comitato non è riuscito ad averne copia);
"Chiediamo all'amministrazione comunale di produrre gli atti che provino la veridicità delle affermazioni riportate nel comunicato stampa del Comune di Nola e, se le fattispecie dovessero essere, appunto, provate, faremo pubblicamente le nostre scuse all'amministrazione.
Per il momento continuiamo ad affermare che, rispetto alla gestione del personale e degli Uffici comunali, l'amministrazione ha tenuto un comportamento poco trasparente e contrario alla norma."
Nella giornata di lunedì 16 maggio il Fronte della Legalità presenterà un esposto alla Procura della Repubblica sulla questione della chiusura dell'Ufficio Informagiovani e, contestualmente, chiederà la convocazione della Rappresentanza Sindacale presso l'Ente Comune di Nola onde verificare la correttezza del procedimento di riorganizzazione degli Uffici da parte del settore Personale.
Se l'amministrazione comunale ha prove che attestino la falsità delle dichiarazioni del portavoce del Comitato, invitiamo la stessa a denunciare l'Alfieri per eventuali diffamazioni a carico degli amministratori e non limitarsi ad una serie di affermazioni per le quali non viene nemmeno citato il riferimento ad atti amministrativi a corroborazione delle stesse. "Noi non ci siamo mai sottratti alle nostre responsabilità e siamo pronti a difendere in qualunque sede pubblica la veridicità delle nostre affermazioni."
Antonio Alfieri
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