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Cronaca Redazione 18 maggio 2011 00:18 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Ieri in Regione a Napoli si è respirato il tanfo della chiarezza, della giustizia e della verità .
MARIGLIANO - È vero. È stato bloccato dalla Regione il Programma Regionale di Edilizia Sociale: fate attenzione alla parola “bloccato”, non bocciato. Partiamo dal contenuto di uno dei manifesti anonimi, che da un po’ di tempo compaiono in città. E che muove duri attacchi al sindaco. E recuperiamo la lettera denuncia, protocollata al Comune di Marigliano e inviata alla Regione all’ufficio competente, del consigliere di minoranza e presidente della Commissione Controllo e Garanzia, Michele Nappi.
Sulla scorta di questa lettera, pare, che la dottoressa Adinolfi, responsabile dell’Urbanistica, Politiche del Territorio, Edilizia Abitativa, quando si sono presentati il funzionario comunale Ciccarelli e l’assessore Molaro la settimana scorsa nel suo ufficio, per una conferenza di servizio da cui sarebbe partito tutto il piano che avrebbe inondato il nostro territorio di nuovi 250 appartamenti, abbia chiesto se ciò che era scritto in essa era tutto vero. Alla risposta affermativa ha bloccato il tutto.
Ieri mattina abbiamo contattato, per avere conferma di ciò, la dottoressa Adinolfi in Regione. Una sua collaboratrice ci ha indirizzato per le cose delle quali noi chiedevamo riscontro all’arch. Marciano. La signora, alla prima nostra domanda, è andata nel panico assoluto. Silenzi imbarazzati e parole farfugliate hanno caratterizzato il resto della nostra telefonata. Ci ha chiesto di attendere il tempo di recuperare le carte e ha attaccato. Abbiamo richiamato dopo pochi minuti, ma al telefono non ha risposto più nessuno. Abbiamo ritelefonato. Telefono staccato.
Situazione del peggiore imbarazzo. Abbiamo richiamato l’ufficio della dottoressa Adinolfi. La stessa collaboratrice di prima, alla nostra richiesta di parlare con la responsabile, prima ci ha comunicato che era occupata, poi ci ha invitati a chiedere al Comune di Marigliano quello che era successo.
Perché un ufficio regionale pubblico, pagato con i nostri soldi, dovrebbe trovarsi in impaccio nel confermare un’avvenuta riunione con un funzionario comunale e un assessore?
Alle nostre insistenze, la solerte collaboratrice, ci ha passato un signore che non si è qualificato, che ci ha detto chiaro chiaro che non potevano e non volevano parlare. Insomma chiedere una semplice conferma che era stata sospesa una conferenza di servizio, che al momento blocca la costruzione di 750 vani in un area che non è quella individuata dal famoso Peep, approvato in Consiglio Comunale, butta nel panico e mette in difficoltà un’ intera struttura regionale.
Eppure Napoli, che, una volta, non ti salvava da una umanità di panni stesi, da zuppe rumorose di liti, da parolacce , da cene sguaiate da vino e da un’ umanità a volte andata a male da densità, oggi è stata chiusa, riservata, silenziosa, maleducata, omertosa. Ieri a Napoli si è respirato, in quelle fredde stanze, il tanfo della chiarezza, della giustizia e della verità .
La riunione c’è stata, comunque. E nell’ufficio erano presenti oltre alla dottoressa Adinolfi , il funzionario comunale Andrea Ciccarelli e l’assessore all’ Urbanistica e P.E.E.P del Comune di Marigliano Sebastiano Molaro. E anche la bocciatura momentanea, del piano di cementificare la città di Marigliano, c’è stata. Ma non siamo riusciti ad avere la conferma dall’ufficio preposto, diretto dalla dottoressa Adinolfi.
La lettera del consigliere Michele Nappi inviata anche alla Regione Campania
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