29/03/2024
(227 utenti online)
Cronaca Redazione 31 maggio 2011 23:25 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Riceviamo e pubblichiamo
CASALNUOVO - Spett.le Redazione, Le scriviamo in merito ad un Suo articolo pubblicato in data 15 aprile 2011 intitolato "Casalnuovo, chiude il Call Center Convoice s.r.l.", scritto dall' Ass. Antonio Corcione.
In particolare, vogliamo evidenziare quanto possa essere stato dubbio l'atteggiamento che l'amministrazione della suddetta azienda abbia avuto e stia tuttora avendo nei confronti di tutti i dipendenti.
Successivamente alla dichiarazione di un'ormai pianificata chiusura prevista per il 30 aprile 2011, l'amministrazione di Convoice ha comunicato tramite telegramma inviato il 29 aprile che la chiusura era stata posticipata al giorno 10 Maggio per poi consegnare una raccomandata a mano relativa ad una successiva proroga al 14 maggio.
In data 13 Maggio, quindi il giorno prima della chiusura definitiva, presso la Direzione Provinciale del Lavoro, alla presenza del consulente del lavoro Ivo Amodio e dell'amministratore delegato Hiram Capodacqua, tutti i dipendenti sono stati invitati a firmare un atto conciliatorio con il quale rinunciavano a qualsiasi forma di rivalsa sul pregresso a fronte della revoca del licenziamento e della ricezione degli stipendi arretrati comprendenti i mesi di marzo e aprile.
In tale sede, i firmatari accettavano le nuove forme contrattuali imposte dall'amministrazione al fine di tutelare i propri interessi e di creare difficoltà oggettive ai lavoratori stessi. Chi come noi, Irene Ortolani e Daniela Dei, si è rifiutato di firmare tale clausola vessatoria, ad oggi non ha ricevuto gli stipendi arretrati e non conosce la propria posizione lavorativa, non avendo mai ricevuto revoca di licenziamento scritta.
Sappiamo che l'azienda ha già richiesto la cassa integrazione per tutti i dipendenti tramite il sindacato UIL-TUCS di Napoli, che in tutta questa vicenda non ha mai saputo o voluto far valere i nostri diritti e ha consentito che l'amministrazione operasse a proprio piacimento.
A quanto ci risulta, tutti gli operatori sarebbero sottoposti a turni di lavoro privi di ogni senso organizzativo e totalmente difformi dal contratto recentemente rivalutato.
Irene Ortolani
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti