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Cronaca Redazione 03 giugno 2011 16:12 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Arrestato il cognato di Raffaele Cutolo, che ha ucciso la mamma a martellate
OTTAVIANO - Arrestato Giovanni Iacone, 52 anni, per l'omicidio della propria madre, Pasqualina Alaia, avvenuto in Ottaviano il 20 maggio del 2008, a colpi di martello sul cranio. Le indagini, compiute dai carabinieri della stazione di Ottaviano e del gruppo di Torre
Annunziata con il coordinamento dell’ufficio del Procuratore della Repubblica di Nola, hanno individuato sin dal primo momento
nello Iacone il probabile autore dell'episodio.
Sia perché portatore dell'unica possibile causale (benchè assolutamente futile: la disapprovazione da parte della donna per il rapporto che il figlio
avrebbe intrecciato con una possibile sorellastra), sia perché era stato l'ultimo a vedere la Alala.
A ciò si aggiunga che già in passato lo Iacone era stato condannato per l'omicidio della moglie, avvenuto con le medesime, brutali modalità.
Particolare la personalità dello Iacone, che era entrato, giovanissimo, a far parte
della Nuova Camorra Organizzata. capeggiata dal boss di Ottaviano, Raffaele Cutolo, che in
seguito avrebbe sposato sua sorella, Immacolata. Nei primi anni settanta, ancora minorenne, subì
le prime denunce per furto aggravato e porto abusivo d'arma da fuoco, ed un arresto per estorsione
nel 1978. Dopo un ulteriore arresto. per l'omicidio di Bove Domenico. nel 1980, venne nuovamente
fermato il 10 febbraio 1985 su provvedimento restrittivo emesso dalla Procura di Nuoro, in quanto
ritenuto responsabile, in concorso con il 'gotha' cutoliano li ristretto, dell'omicidio di Francis
Turatello, avvenuto nel carcere di Bad'e Carros, a Nuoro, il 17 agosto 198 l. durante la famigerata
"mattanza delle carceri".
Dal 16 maggio 1987 trascorse gran parte dei suoi periodi di detenzione in reparti psichiatrici.
Scarcerato nel 1996, venne nuovamente tratto in arresto e, condannato a sedici anni di reclusione
per l'omicidio della moglie Tamburrini Roberta, uccisa nel comune di Cimego (TN), il 28.3.96,
dopo una violenta lite, a colpi di martello nell'abitazione familiare mentre i figli dormivano.
Dal 27 novembre 2006 lo Iacone era tornato in libertà.
Le accurate indagini, corroborate da complessi accertamenti di natura tecnica, la progressiva
collaborazione anche dei testi sui movimenti dello Iacone, il suo contraddittorio comportamento;
il suo arresto subito dopo i fatti. avvenuto perché trovato in possesso di una pistola carica, di
un’accetta e di una cesoia, hanno consentito di acquisire i gravi indizi di colpevolezza che il G.I.P.
di questo Tribunale ha ritenuto sufficienti a determinarne la nuova cattura per il disumano
matricidio, poche settimane prima che terminasse la pena inflittagli per i reati appena descritti
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