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Cronaca Redazione 18 giugno 2011 00:18 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
All’edificio numero “cinque” dell’Elasis, sono stati sparati sette colpi di una pistola a tamburo
POMIGLIANO D'ARCO - Nel centro di ricerca Fiat dove lavorano gli ingegneri italiani che progettano nuove tecnologie per l’automazione, precisamente all’edificio numero “cinque” dell’Elasis, sono stati sparati sette colpi di una pistola a tamburo, una calibro 38 come ha affermato la perizia balistica, un intero caricatore.
Sul posto sono arrivati i carabinieri della caserma locale e dalle prime indagini non hanno escluso nessuna pista.
Ma secondo una riflessione accurata dell’accaduto è da escludersi l’ipotesi di un intimidazione, più probabile quella di una bravata, forse chi ha fatto questo voleva solo provare la sua pistola o voleva divertirsi e dopo aver sparato è fuggito via.
Da escludersi anche l’ipotesi di un incidente di caccia, anche se nelle vicinanze dell’edificio è aperta campagna, in quanto gli investigatori hanno rilevato che i colpi sono stati sparati a breve distanza e il calibro, un 38, è tipico di una pistola a tamburo. Improbabile andare a caccia con una pistola di piccolo calibro.
I motivi che sostengono l’ipotesi di una bravata sono molti, infatti nessuna guardia di vigilanza degli edifici dell’Elasis è stata minacciata e non è stato denunciato nessun furto all’interno dei laboratori di ricerca.
I militari dell’Arma suppongono che chi ha sparato sia potuto entrare dal parcheggio principale infatti si indaga anche dai nastri delle videocamere del parcheggio con la speranza che possano essere d’aiuto ai carabinieri.
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