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Cronaca Redazione 29 giugno 2011 14:42 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Una scultura di fine ottocento trasferita, nel silenzio, dalla chiesa di San Marcellino allossario del nuovo cimitero municipale.
LAUSDOMINI. Fedeli in rivolta. Contesa la statua dell’Immacolata Concezione. E’ guerra a Lausdomini su un’antica e venerata scultura di fine ottocento trasferita, nel silenzio, dalla chiesa di San Marcellino all’ossario del nuovo cimitero municipale. Il caso finisce all’ attenzione del Ministero per i Beni Culturali che si schiera dalla parte dei fedeli. “La scultura torni subito in chiesa”, ordina la soprintendenza napoletana attraverso il soprintendente Stefano Gizzi a seguito di verifiche, infatti, è stato accertato il trasferimento dell’icona nel cimitero cittadino.
Uno spostamento di cui non è mai stata messa al corrente la Soprintendenza che adesso passa al contrattacco inviando una lettera dai toni duri al sindaco di Marigliano, Antonio Sodano e alle autorità ecclesiali. “Rimettete la statua al proprio posto”, scrivono i funzionari dei beni culturali. Secondo le accuse, il cambiamento di sede non è stato mai concordato con gli uffici competenti e pertanto non è stata mai rilasciata la preventiva autorizzazione per uno spostamento seppure temporaneo. Il trasferimento, infatti, sarebbe potuto avvenire solo dopo un accertamento delle condizioni di idoneità del luogo.
La soprintendenza, infatti, nella lettera indirizzata al comune sottolinea che “la scultura realizzata per la chiesa madre di Lausdomini e quindi ampiamente storicizzata nel suo contesto di provenienza deve ritornare nella sua collocazione originaria”.
A far gridare allo scandalo è anche il fatto che la cripta ossario in cui adesso è stata relegata non presenta i requisiti per una corretta conservazione. A giudicare dai danni che ha già subito nel basamento, la scultura non può più continuare a stare tra i lumini e le casse di zinco che custodiscono i resti mortali dei cari estinti. L’ossario è un posto umido e maleodorante e peraltro non possiede gli standard di sicurezza. La statua infatti presenta diverse spaccature e cadute di colore che ne compromettono l’integrità.
Delusi e amareggiati i fedeli che hanno promosso una petizione popolare. “Perché ci hanno portato via la statua dell’Immacolata a cui ci legano secoli di devozione?”. Un interrogativo a cui non sa dare una risposta la comunità dei fedeli che pur essendo proprietaria del bene non era al corrente di nulla. Sorpresa al palazzo di città dove il sindaco, Antonio Sodano, si è immediatamente attivato. Un giallo nel giallo infittito anche dalla sostituzione in chiesa dell’antica e venerata effigie con una statua moderna e senza valore.
Anita Capasso
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