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Cronaca Redazione 12 luglio 2011 23:06 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Due ladri di grondaie in rame, di cui uno originario di Napoli, finiscono agli arresti per furto aggravato in concorso. Si tratta del 32enne L.D.M., nativo della città partenopea, da tempo stabilitosi a Viterbo, e del viterbese S.M., di 32 anni, entrambi con precedenti penali per reati contro il patrimonio. La coppia di malviventi sono stati sorpresi, in flagranza di reato, dagli Agenti della Squadra Mobile di Viterbo, mentre, in piena notte, smontavano i discendenti in rame dalle grondaie di un palazzo condominiale di via Beato Giacomo, nel centro storico del capoluogo di provincia laziale, e, quindi, ammanettati.
Il “lavoro” del tandem di manigoldi, forzatamente rumoroso, aveva svegliato molti degli abitanti della struttura edilizia presa di mira, alcuni dei quali avevano chiamato il 113, segnalando cosa stava accadendo in via Beato Giacomo. Di lì a qualche minuto, arrivano sul posto gli equipaggi di due Volanti della locale Questura, che circondano i due “mariuoli” e li catturano agevolmente. Il più giovane dei ladri assicurati alle patrie galere aveva tentato la fuga a piedi, ma, nel maldestro tentativo di scavalcare un muretto, si era procurato una distorsione al piede destro, venendo raggiunto e, quindi, preso dai Poliziotti che lo inseguivano.
Gli arrestati avevano già caricato su un loro veicolo nove metri di grondaie in rame, che sono stati sequestrati insieme ad un telefono cellulare e ad un’autoradio, probabilmente rubati da veicoli lasciati in parcheggio in una vicina piazza.
Daniele Palazzo
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