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Cronaca Redazione 03 agosto 2011 22:57 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
La Regione taglia 50000 euro previsti per ricordare leccidio di Piazza DArmi
L’Associazione nazionale Amici del Marciapiede di Nola, appena saputo che la Regione ha avuto tagli alla finanziaria regionale dagli ispettori del Ministero dell’Economia che non hanno ritenuto affidabile la manovra finanziaria approvata nello scorso marzo, nella quale erano previsti 50000 euro per la città di Nola per ricordare degnamente l’eccidio di Piazza d’Armi, ha scritto al sindaco di Nola, Geremia Biancardi, al presidente della Giunta regionale, on. Stefano Caldoro all’assessore regionale, Ermanno Russo, all’assessore regionale, Pasquale Sommese e al consigliere regionale, Carmine Sommese, per esprimere il suo dissenso. Questo il testo:
L’eccidio di Nola torna nell’oblio. Oggi mercoledì 3 agosto il Consiglio regionale della Campania (con voto di fiducia) discute l’assestamento di bilancio, poiché gli ispettori del Ministero dell’Economia non hanno ritenuto affidabile la manovra finanziaria approvata nello scorso marzo.
Nella finanziaria regionale, infatti, furono stanziati 50 mila euro per promuovere iniziative di concerto con il Comune di Nola per ricordare degnamente l’eccidio di Piazza d’Armi.
Allora fu scritto a chiare lettere nell’atto legislativo: “La Regione Campania riconosce e celebra l’anniversario dell’eccidio di Nola datato 11 settembre 1943 come l’inizio delle ritorsioni dei Nazi-Fascisti sull’Esercito Italiano in Campania”.
Oggi, a distanza di appena 4 mesi, sembra che queste parole non abbiano più alcun valore.
I 50 mila euro stanziati erano stati coperti con un avanzo di amministrazione di complessivi 189 milioni, la cui veridicità è ritenuta solo presunta dagli ispettori ministeriali e che il Governo nazionale ha impugnato. La Regione è, dunque, costretta a cancellare tutti i finanziamenti coperti dall’avanzo di 189 milioni. Tra questi, come accennato prima, i 50 mila euro destinati a Nola.
Oltre al comprensibile sconcerto per tale notizia, è d’obbligo chiedere al Presidente Caldoro, alla Giunta e al Consiglio regionale – in particolar modo ai rappresentanti del nostro territorio - quali sono gli eventi culturali e le manifestazioni cancellate da questo provvedimento. E, soprattutto, come rispondere alla grande delusione dei cittadini nolani e dei figli dei caduti nell’eccidio dell’11 settembre 43?
L’Associazione continuerà, come da oltre 15 anni, a ricordare in maniera sobria il tragico evento, chiedendo un intervento deciso al Sindaco per scongiurare il taglio del finanziamento regionale e, nel caso in cui esso fosse inevitabile, quale sia il programma delle iniziative dell’amministrazione comunale per celebrare degnamente (come fatto nel 1996) un avvenimento di così grande rilevanza storica.
Fiduciosi di una celere risposta.
Nola, 3 agosto 2011
Associazione Nazionale
Amici del Marciapiede
NOLA
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