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Cronaca Redazione 12 ottobre 2011 23:13 Circa 5 minuti per leggerlo stampa
L'Associazione Nazionale Amici del Marciapiede scrive un'accorata lettera al nuovo direttore generale dell'Asl Na3 sulla disastrosa situazione dell'ospedale civile di Nola.
Egr. Direttore Generale Maurizio D’Amora,
la scrivente Associazione, operante nel Nolano da circa un trentennio, nel darLe il benvenuto, ancora una volta come fatto da oltre dieci anni con tutti coloro che l’hanno preceduta, vuole sottoporre alla Sua attenzione l’abbandono in cui vive da anni l’Ospedale S. Maria della Pietà di Nola.
Un nosocomio nato negli anni ’70 che, ben presto, divenne il fiore all’occhiello di tutta l’Area Nolana, grazie all’impegno di un politico nolano (tra l’altro anche Sindaco della Città di Nola), l’Ing. Francesco Bottiglieri.
L’allora Presidente infatti dotò l’Ospedale non solo di attrezzature all’avanguardia (perfino una camera iperbarica), ma a capo dei reparti chiamò primari di prim’ordine: Nicodemo (Ortopedia), Berni Canali (Pediatria), Buonincontro (Chirurgia), Bolletti Censi (Laboratorio Analisi), solo per ricordarne alcuni, a cui si aggiungeva il personale fortemente motivato e la tanta voglia di apprendere da parte dei tanti giovani medici, soprattutto della nostra area.
Nel corso degli anni le varie riforme della sanità, l’istituzione prima delle Usl, poi delle Asl, l’apertura di nuovi reparti che faceva presagire un miglioramento dei servizi (invece non fu così) e l’ingerenza forte della politica nelle scelte determinarono la fuga dei responsabili dei reparti verso gli ospedali della Città di Napoli, con il conseguente avvio dell’inesorabile declino degli ospedali di provincia.
Le continue promesse fatte dai politici di turno (sopratutto negli ultimi anni) e mai mantenute sulla riqualificazione e organizzazione dell’Ospedale di Nola, con giuramento solenne perfino davanti ad autorità ecclesiastiche, hanno determinato una situazione di grave degrado.
Attualmente un’ala dell’Ospedale è stata ristrutturata, mentre i fondi per la ristrutturazione dell’altra non sono mai arrivati.
Sono in corso da anni i lavori per dotare l’Ospedale di quattro sale operatorie, per non parlare della lentezza con cui vengono portati avanti i lavori della ristrutturazione del Pronto Soccorso. Eppure l’Ospedale ogni anno fa oltre 70 mila interventi di Pronto Soccorso, ma meno del 10% si trasforma in ricoveri.
Negli ultimi tempi anche l’Amministrazione Comunale di Nola, lo stesso Consiglio Comunale (con provvedimenti approvati all’unanimità), il Tavolo dei Comuni dell’Area Nolana, sono intervenuti presso la Giunta Regionale della Campania per sottoporre all’attenzione dell’esecutivo regionale la grave situazione in cui versa il nosocomio nolano. Ma la disastrosa situazione dei conti della sanità campana e i tagli imposti dalla manovra economica hanno di fatto impedito il prodursi di risultati positivi concreti.
Egr. Direttore Generale, l’Ospedale di Nola ha una dotazione organica di oltre 500 persone, di cui 110 medici per 130 posti letto e 22 reparti.
Oggi ci troviamo di fronte ad un personale per lo più demotivato, nonostante alcune ottime capacità professionali, a causa delle precarie condizioni in cui sono costretti ad operare. In alcuni reparti mancano del tutto le attrezzature per poter svolgere, dignitosamente, il proprio lavoro e dove ci sono, sono obsolete.
Da cittadini siamo preoccupati per tale situazione, pertanto chiediamo a Lei che guiderà la nostra Asl per i prossimi tre anni, un’attenzione speciale per il nostro Ospedale che ha un’utenza di oltre 500 mila abitanti nonché risposte concrete ai nostri quesiti/richieste:
1) Che i lavori attualmente in corso siano al più presto ultimati;
2) A cosa serve un reparto di chirurgia senza le camere operatorie ed operatori? Alcuni mesi fa gli interventi di chirurgia d’urgenza furono sospesi per mancanza di personale medico;
3) A cosa serve l’U.T.I.C. senza l’emodinamica? Un povero paziente infartuato viene ricoverato e poi necessariamente trasferito, per mancanza di attrezzature, in altri ospedali. La Città di Napoli, con circa un milione di abitanti, ha diversi reparti di U.T.I.C. con l’emodinamica, mentre la provincia di Napoli con i suoi due milioni di abitanti non ne ha nessuno. Basta con il Napolicentrismo, anche noi abbiamo il diritto alla salute!
4) Una razionalizzazione dei servizi e la dotazione di attrezzature idonee ad alcuni reparti cardine dell’Ospedale come l’Ortopedia, Gastroenterologia e Neurologia;
5) Il rilancio dell’Ospedale passa anche attraverso una ristrutturazione ed ampliamento di un vero Pronto Soccorso, nonostante alcune toppe l’attuale Pronto Soccorso non è adeguato a ricevere oltre 70 mila interventi all’anno e la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pollena Trocchia farà lievitare, in futuro, di molto gli interventi;
6) Di conoscere i motivi del mancato ampliamento dell’Ospedale di Nola, essendoci in essere un progetto esecutivo finanziato per oltre 10 milioni di euro e la cui concessione edilizia fu approvata dal Consiglio Comunale di Nola nel lontano 2007.
In conclusione, egr. Direttore Generale, i cittadini dell’Area Nolana si sentono profondamente penalizzati e trascurati dagli ultimi governi delle Asl, nei confronti di questo grave problema il popolo dell’Area Nolana non è solo indignato ma esasperato e disperato. Non vogliamo più convegni, passerelle e promesse di qualche politico, ci aspettiamo al più presto fatti concreti. Vigileremo, augurandoci che l’Ospedale di Nola possa avere quel rilancio che merita e dare così serenità e fiducia (che oggi mancano) a chi ha bisogno della struttura.
Buon lavoro e cordiali saluti.
Associazione Nazionale
Amici del Marciapiede
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