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Cronaca Redazione 19 ottobre 2011 01:13 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
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MARIGLIANO – Appare, improvvisamente, e scompare. Furbo come monaciello. Geniale e disperato come un folle. Appare e scompare come il fantasma del Louvre. Ma non è cattivo. È solo un poveraccio, che tira a campare, in questa società che lo ha escluso. È la solita storia di degrado. Materia per dottorini e sociologi , che tanto successo hanno in tv. Una storia di malasanità, che umilia l’uomo, con le sue leggi e la sua ignavia protervia. Sono più di cinque giorni, che si aggira in uno stato pietoso, per Piazza Municipio e le strade che rasentano il Comune.
L’altra sera, mentre in Consiglio Comunale si discuteva del PUC; di chi la politica, improvvisamente, arricchiva e di chi continuava a mortificare, lui come un fantasma, che finalmente aveva trovato una casa da abitare, si aggirava, con l’ammirevole comprensione degli addetti ai controlli della casa Comunale, nelle stanze del pian terreno del municipio.
Ieri sera era ancora in giro, ignorato dai carabinieri: non è materia per loro. E cercato invano dai vigili urbani dalle parti della scuola elementare. Se ve lo trovate davanti , non vi spaventate. Egli è lo specchio in cui nessuno di noi vorrebbe mai guardarsi. È un poveraccio come tanti. Un poveraccio, come se ne trovano tanti anche nella politica nazionale e in quella mariglianese in particolare. Migliore però. Più puro. Che non minaccia sfaceli, non piange, non si umilia, tira solo a campare.
Da notizie abbastanza sicure il fantasma ha un nome. E una dignità negata. Si chiama Ciro N. nato a Napoli nel 1956. Scappato da una “casa di riposo”, dove è stato rinchiuso dai familiari.
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