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Cronaca Loredana Monda 19 ottobre 2011 22:29 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Francesco Tondi, abbandonato in una stradina avvolto in un lenzuolo, è morto di morte naturale
MARIGLIANO - Ricostruito il giallo del ritrovamento di cadavere in Via Cimmino a Castello di Cisterna, in una zona desolata, poco trafficata, a confine con Brusciano.
Il corpo del settantenne Francesco Tondi, mariglianese, è stato abbandonato, in un lenzuolo, in strada da una donna che si era spacciata - in tempi non sospetti - per una sua parente ai frati di San Vito di Marigliano che si occupano della Casa di Cura Padre Pio.
Il settantenne allora lucido, aveva accondisceso e volentieri era andato a vivere con lei e con il suo convivente, che l’ha aiutata a liberarsi del cadavere.
La coppia era stata presa dal panico alla scoperta del decesso dell’anziano, avvenuto durante la notte, quasi certamente per cause naturali, forse per un ictus. Aveva deciso, inizialmente di lasciarne il corpo fuori ad una clinica, ma il cadavere aveva manifestato perdite di sangue. A tal punto, il cambio di programma e la decisione di lasciarlo in una zona poco trafficata, che la donna conosceva da anni.
Per la vicenda, interamente ricostruita dai carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, coordinati dal Capitano Michele Dagosto, sono stati, così, denunciati, in stato di libertà, alla magistratura, la donna G.C. di 40 anni con piccoli precedenti penali, il convivente A.D.O. di 43 anni, pregiudicato, entrambi di Pomigliano d’Arco, nonché il fidanzato di una loro vicina di casa, il diciottenne A.S., un fornaio di Caivano, che, all’oscuro di tutto aveva prestato loro la sua auto.
Alla quarantatreenne era stata, infatti, sequestrata, tempo prima, la sua vettura, poiché era stato sorpreso alla guida in stato di ebbrezza.
I tre deferiti all’autorità giudiziaria sono ritenuti responsabili di occultamento di cadavere.
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