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Cronaca Redazione 28 gennaio 2012 00:04 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Il Gip revoca le misure restrittive nei confronti degli amministratori delegati dell'Igiene Urbana
MARIGLIANO - Il Giudice per le Indagini Preliminari, dott.ssa Elena Conte, con odinanza di revoca datata 27/01/2012 ha disposto l'annullamento immediato delle sospensioni direttive stabilite nei confronti di Abagnale e Manfuso. I legali che rappresentano l'Igiene Urbana tengono a precisare che è già in itinere l'istanza di archiviazione del procedimento.
La società di raccolta rifiuti "L'Igiene Urbana", infatti, era stata accusata di truffa a Inps e Inail, turbativa d'asta negli appalti per la raccolta dei rifiuti nei comuni del vesuviano, falso, frode e inadempienze nelle pubbliche forniture. A contestare a vario titolo a 7 indagati tali reati, tra denunciati e destinatari di misure restrittive, era stata la procura di Torre Annunziata nell'ambito di una inchiesta sulle presunte irregolarita' commesse da "L'Igiene Urbana srl", impresa di Sant'Antonio Abate, che ha espletato il servizio raccolta rifiuti a Casola, Pimonte e Santa Maria La Carita'.
Per i due amministratori, Andrea Abagnale e Daniele Manfuso, era scattata l'interdizione a contrattare con la P.A. per due mesi. Intanto ieri il giudice per le indagini preliminari ha revocato le misure restrittive nei confronti dei due giovani amministratori della società. A darne notizia è stata la stessa ditta L' Igiene Urbana. Per approfondimenti in allegato: l'ordinanza disposta dal Gip
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