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Cronaca Loredana Monda 02 febbraio 2012 00:09 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Nuova bomba, a Masseria Orsini, fuori casa di un ex dirigente della Circumvesuviana
MARIGLIANO - Poco dopo le 22 e 30 di martedì scorso, ignoti hanno posizionato una bomba carta davanti ad un’abitazione in una traversa di Via Vittorio Veneto, più precisamente alla Masseria Orsini di Miuli, poco lontano dall'abitazione del condigliere dell'UDC Luigi Terracciano, che ha subito l'altra sera lo stesso attentato, dove però la bomba non è esplosa. La detonazione è stata forte. Lo scoppio non ha prodotto, fortunatamente, danni alle persone: la deflagrazione e le fiamme hanno logorato il portone d’ingresso (fatto di ferro battuto e vetro), hanno fatto saltare un tombino della sottostante rete fognaria, hanno mandato in frantumi i vetri e fatto cadere alcuni intonaci.
Nella casa presa di mira vive una famiglia come tante, onesta e perbene, che ha vissuto sempre e solo di lavoro. Saverio C. è un ex dirigente della Circumvesuviana ormai in pensione, la consorte Giovanna M. una docente di matematica in servizio al liceo scientifico “Colombo”. La coppia ha due figli: una donna residente fuori Regione e un uomo che ama suonare il sax nei locali della zona. Non esistono attività, comportamenti e abitudini dei componenti della famiglia che possano giustificare l’atto subito. Si aggiunga che Saverio C. e Giovanna M. hanno una natura molto tranquilla che li ha sempre portato ad evitare qualunque discussione o scontro con chicchessia.
E’ comprensibile, quindi, che siano ancora perplessi e impauriti. Non sanno, infatti, darsi pace o trovare una giustificazione per quell’ordigno sistemato e fatto scoppiare sotto la loro abitazione. Non hanno dormito la notte seguente all’attentato. Non sanno, davvero, cosa pensare.
Attaccata alla loro abitazione, ce ne è un’altra speculare. Ci vive la famiglia della sorella di Giovanna M.. Anche in questa seconda casa, la detonazione è stata avvertita forte e chiaro, producendo timore, oltre che danno a qualche vetro e qualche intonaco. Anche in questa seconda abitazione - dove vivono un’altra docente, il marito in pensione ormai dedito solo alla pittura e il figlio batterista (la figlia ricercatrice torna saltuariamente), lo sconcerto regna sovrano.
La moglie - che era in casa quando è scoppiata la bomba fuori al portone della sorella - racconta di aver visto lingue di fuoco che salivano verso il cielo. Il marito - che è rientrato a scoppio avvenuto dopo aver prestato aiuto ai congiunti, trovando solo confusione e danni - è sconcertato dall’idea che quella bomba - probabilmente messa per un errore - poteva causare danni anche a persone. “E’ scoppiata - afferma - ad un orario in cui c’è ancora traffico di gente. Sono passati lì fuori, ad esempio, alcuni amici di mio figlio che avevano appena finito di suonare con lui“. Effettivamente,chiunque proverebbe sensazioni particolari pensando di non potersi sentire al sicuro neppure in casa propria.
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