26/04/2024
(160 utenti online)
Cronaca Loredana Monda 19 febbraio 2012 00:26 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Per le esequie e la sepoltura del loro congiunto i familiari di Vito Amato, il cinquantasettenne bidello del “Rossi Doria” morto venerdì scorso, dovranno attendere. E’ stata aperta un’inchiesta. Sulla salma è stata disposta l’autopsia. La Procura di Nola deve, quindi, autorizzarne la riconsegna ad accertamenti eseguiti. Sono, quindi, ore di ulteriore dolore, sconforto e sconcerto per i parenti dell’uomo, in particolare la moglie e i due figli.
Per l’autorità giudiziaria, tuttavia, in considerazione di quanto è accaduto nelle ore immediatamente precedenti al decesso, restano, d’accertare o dissipare i dubbi di eventuali responsabilità. Erano,infatti, le 18 circa di venerdì, quando l’uomo si è sentito male, a casa sua, piombando in terra. I familiari l’hanno soccorso, rendendosi subito conto che la situazione era critica. Comprendendo che era meglio non muoverlo, hanno richiesto l’intervento di specialisti.
Hanno telefonato al 118 e sollecitato l’invio d’ambulanza. L’ospedale più vicino era Nola, ma l’ambulanza era già fuori per un’altra emergenza. Era, quindi, necessario attendere l’invio di un altro mezzo.Si erano fatte le 19:00 circa e, a casa del bidello, la situazione era precipitata. Il cuore dell’uomo aveva smesso di battere. Era rimasto a terra, senza vita, tra il dolore e la rabbia del famigliari.
Una rabbia esplosa alle fredde parole della morte del loro familiare del medico e dell’infermiere dell’ambulanza del 118, secondo alcuni sfociata in un’aggressione verbale, secondo i sanitari in aggressione fisica. Il medico e l’infermiere, infatti, si erano fatti medicare - per schiaffi ricevuti - all’ospedale di Nola.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti