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Cronaca Salvatore De Riggi 27 febbraio 2012 01:11 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Questa è la domanda che mi sono posto in queste settimane e che mi ha visto discutere con alcuni amici tecnici, cercando di trovare una risposta tra gli atti amministrativi prodotti in questi mesi dal Comune in riferimento a quelli che sono gli aspetti normativi e attuativi della materia.
Una premessa è doverosa, per non lasciar spazio a polemiche: personalmente (ma credo che lo stesso valga per i vari tecnici con cui ho discusso), per estrazione tecnica e culturale, sono a favore di un atto come un Piano Urbanistico Comunale, un’occasione fondamentale per la nostra città, ormai da troppi anni senza regole e certezze per lo sviluppo del territorio.
“Al momento della proposta di Adozione del Piano Urbanistico Comunale (PUC), Delibera di Giunta Comunale del 22/09/2011, non è stata eseguita la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e la documentazione richiesta per legge è ampiamente incompleta”: questa è stata la mia osservazione al PUC del Comune di Marigliano, presentata il 18/11/2011, ed evidenziata in seguito anche dalla Provincia.
La mancanza della VAS, a mio modesto avviso, espone il PUC a un problema di legittimità formale ma al tempo stesso sostanziale.
Infatti, alla data di adozione del PUC (22/09/2011) erano evidenti le seguenti lacune “formali”:
1) L’ufficio comunale preposto alla VAS non è stato individuato: verrà infatti nominato solo in data 01/02/2012 con la Delibera di Giunta n° 8.
Le leggi in materia e i regolamenti attuativi (D.LGS 152/06, L.R. 16/2004, Regolamento di Attuazione per il Governo del Territorio n° 5 del 04/08/2011 e relativo Manuale operativo di Gennaio 2012) prevedono, infatti, che, per una corretta esecuzione della VAS, il Comune, in qualità di autorità procedente, inoltri richiesta di VAS all’ufficio competente del Comune stesso, allegando un preliminare del PUC e il Rapporto Preliminare; questo significa anche che, fino a quella data, i processi per la VAS sono stati seguiti dallo stesso ufficio preposto al PUC.
2) Il Rapporto Ambientale non è presente tra gli allegati del PUC: verrà adottato solo in data 06/02/2012 con Delibera di Giunta n° 14 (ad oggi non è disponibile per la consultazione sul sito web del Comune);
Il Rapporto Ambientale descrive gli effetti rilevanti che l’attuazione del piano potrebbe avere sull’ambiente: tale documento è redatto sulla base del Rapporto Preliminare e delle osservazioni prodotte dai Soggetti Competenti Ambientali (SCA), quali Regione, Provincia, ARPAC e altri enti/associazioni.
Il Rapporto Ambientale costituisce dunque parte integrante del Piano urbanistico Comunale, pertanto sono adottati contestualmente in Giunta Comunale.
A questo punto dell’iter procedurale, il PUC deve essere pubblicato sul BURC, sito web del comune e presso il comune stesso, contestualmente al Rapporto Ambientale: soggetti pubblici e privati hanno poi 60 giorni per prendere visione della proposta di PUC e del Rapporto Ambientale e presentare le proprie osservazioni.
Ma le osservazioni al PUC si sono chiuse il 10/12 /2011, sono state valutate e recepite dall’Ufficio di Piano, come si evince dalla Delibera di Giunta n° 15 del 06/02/12 “Valutazione e recepimento delle osservazioni al PUC adottato con delibera di G.C. n° 94/2011”.
Veniamo dunque “alla sostanza”: il Comune prima adotta il PUC (palesemente incompleto per la valutazione ambientale); raccoglie, valuta e integra le osservazioni dei cittadini nel PUC; infine esegue la Valutazione Ambientale Strategica che, come detto sopra, doveva esser parte integrante del piano.
Cosa succederà ora? Due ipotesi…
Il Comune ripubblica il PUC insieme al Rapporto Ambientale e si danno 60 giorni per le osservazioni? Se sarà così, il Piano presentato il 22/09/2011 è da considerarsi preliminare, sono da considerare nulle le norme di salvaguardia previste dalla legge regionale 16/2004.
Il Comune va avanti nell’iter procedurale e invia Il PUC alle amministrazioni competenti per l’approvazione, ma mancheranno le osservazioni al Rapporto Ambientale per cui l’intero processo di adozione sarà incompleto e non adeguato alle prescrizioni normative.
Le considerazioni sopra esposte fanno pensare il PUC, allo stato attuale, è facilmente impugnabile da qualunque soggetto pubblico o privato e può essere invalidato attraverso ricorsi amministrativi. Forse la strada migliore è ritirare l’originale delibera di adozione del PUC, rimettere in moto l’iter procedurale (facendo tesoro degli errori) e giungere in tempi brevi alla definitiva approvazione.
Un grazie all’amico Clemente Napolitano per le discussioni sull’argomento.
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