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Cronaca Redazione 22 maggio 2012 23:51 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Si possono anche rubare le idee, ma ci vuole lo spirito giusto per realizzarle.
MARIGLIANO - 23 Maggio 2012 in tutte le scuole italiane si celebra il ventennale della morte dei giudici Borsellino e Falcone. Il liceo Colombo non cambia volto in questo giorno, perché da sempre vuole ed è espressione di legalità, ma associa nel ricordo tutte le vittime della violenza ottusa e criminale ,abituata a scrivere con il sangue la sua storia . Sono anni che i liceali operano in maniera continua e capillare sul fronte della legalità: hanno ospitato personalità come il giudice Caponnetto e la sorella di Falcone, hanno marciato per le vie della città e sono arrivati nei quartieri spesso dimenticati dalle Istituzioni presenti sul territorio.
“E’ nostra intenzione continuare, la nostra azione non si fermerà!! Per questo giorno avevamo progettato una marcia alla quale si sarebbero uniti i nostri genitori e i nostri nonni, avremmo voluto unirci a tutti i cittadini che condividono il nostro progetto di cambiamento” per manifestare in silenzio la partecipazione della società civile, il nostro desiderio di rompere con una storia segnata da pagine negative”.
“L’organizzazione burocratica lo ha impedito! Ma l’ostacolo non ci impedirà di comunicare l’allarme che noi giovani lanciamo per arginare fenomeni di pericolosa follia criminale”. La violenza continua a mietere vittime, venti anni fa i giudici eroi, pochi giorni fa Melissa e le compagne. C’è poi la violenza meno eclatante, ma ugualmente ottusa e strisciante come l’attacco continuo alla nostra scuola ad opera di folli che rompono, distruggono pensando così di bloccare le attività, non manca quella dei potenti che urlano e attaccano se provi a esprimere la tua idea. La violenza sta provocando guasti all’interno della società civile e noi giovani siamo i primi ad avvertirne i pesanti riflessi.
Che sia il camorrista danaroso o il politico corrotto, non c’ è differenza se il loro potere è frutto di lacrime e sangue di gente onesta. Il carisma diabolico che essi esercitano nasce dalla paura che questi criminali fanno serpeggiare e che blocca e mortifica la crescita della società e la priva di idee nobili o cerca di nasconderle per renderle inefficaci.
“Chi ha paura muore ogni giorno”. “La mafia teme la scuola più delle forze dell’ordine”. Queste parole dette da Falcone e Caponnetto le abbiamo fatte nostre.
Noi non siamo pronti e non lo saremo mai a piegare la testa. Non temiamo “le urla dei violenti” e non cederemo all’attrazione “del silenzio degli onesti”! Siamo giovani uomini e giovani donne che pur avendo idee diverse abbiamo obiettivi comuni: la solidarietà umana, la pace, l’uguaglianza
sociale, la crescita civile. Per tutto questo ci vuole unità! Gli omuncoli che tramano nell’ombra, i parassiti, che mangiano danaro, lacrime e sangue seminando terrore, non si gioveranno della nostra inerzia!
Riflessioni e pensieri raccolti dalla prof. Sodano – referente alla legalità – del Liceo “Colombo”
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