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Cronaca Redazione 10 giugno 2012 00:32 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Nonostante le condizioni metereologiche un po’ avverse, maggio è arrivato e per il quinto anno la Consulta del Comune di Marigliano riorganizza il tanto atteso evento del Maggio Mariglianese. All’appello delle scuole, il Colombo risponde: - Presente!- . Ancora un altra volta il liceo si dimostra pienamente coinvolto nell’iniziativa e anche noi alunni della 4ª C abbiamo partecipato, impegnandoci nella realizzazione di un video ispirato a P. Michelangelo Longo, focalizzando il lavoro sul messaggio francescano da lui professato. La proiezione del suddetto video è avvenuta il giorno 18 nella Sala Consiliare del Comune di Marigliano. Quest’anno il tema del Maggio è stata la figura di P. Michelangelo Longo. Egli fu un frate francescano, dedicò la sua vita ad aiutare il prossimo, elemosinò per le strade di Napoli per donare ai più bisognosi.
Si impegnò nella restaurazione di diversi edifici ecclesiastici e contribuì alla ripresa del francescanesimo a Napoli dopo la decadenza causata dalla soppressione napoleonica. Venuti a conoscenza della sua ammirevole vita, ci siamo chiesti se abbia avuto qualche influenza sulla comunità di Marigliano, se il suo messaggio francescano fosse ancora attuale e soprattutto se oggi ci fosse qualcuno che lo metta in pratica. Per rispondere a queste domande abbiamo dato uno sguardo alla realtà che ci circonda. Purtroppo ci siamo resi conto che molti problemi ci affliggono: inquinamento, randagismo, droga, prostituzione. Abbiamo cercato più a fondo, perché eravamo convinti che Marigliano non fosse solo questo. E così, è emerso uno scenario spettacolare: numerosissime associazioni di volontariato lottano quotidianamente, affinché i gravi problemi rappresentati nel triste quadro di Marigliano, non diventino l’immagine di copertina della nostra città. Abbiamo trovato in loro la più compiuta realizzazione dei temi francescani: carità, solidarietà, rispetto e amore per la natura e gli animali. Abbiamo raccolto personalmente interviste e foto e questo ci ha dato la possibilità di venire a diretto contatto con tutte le associazioni (MAC, Il Pioppo, Casa Irene ’95, Protezione Civile, Amico Fedele e tante altre). Non ci aspettavamo di trovare così tante persone impegnate nel sociale, è stata davvero una rivelazione, e questo ci ha fatto riflettere.
C’è davvero poca informazione, la gente non conosce questo aspetto di Marigliano ed un è un gran peccato. Il lavoro di centinaia di persone viene del tutto ignorato. Poiché abbiamo sempre e solo qualcosa di male da dire a proposito della nostra città, abbiamo portato alla luce ciò che di buono e di sano c'è. Certo, potremmo fare ancora di più, per noi giovani soprattutto è importante sapere che qualcuno mosso dalle più nobili intenzioni si prodiga per cambiare il mondo. Ispirandoci al loro esempio, alla domanda “Cambiare si può?”, noi rispondiamo: - YES, WE CAN !- . Non è ingenuità o ipocrita eroismo, come diceva San Francesco: - Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile -.
La proiezione è stata un successo con piena soddisfazione della Prof.ssa Mariateresa Buglione (che ha supervisionato tutto il lavoro) e di tutti noi alunni della 4ª C. Ci hanno gratificato i complimenti di tutta la Consulta delle Associazioni felice che qualcuno abbia messo in luce e abbia esaltato il loro duro e grande lavoro.
Purtroppo il corso degli eventi ha voluto che la terza serata della manifestazione fosse accompagnata dal peso di una tragedia. In un attentato è morta una ragazza, una studentessa, non sappiamo per mano di chi, ma la strage ha colpito tutti gli studenti di Italia: la scuola è stata dissacrata. Mai prima d’ora si era osato tanto. Gli studenti del Colombo hanno deciso di cantare per lei, Melissa, per affermare la forza della legalità e della non violenza. Il nodo che attanagliava la gola nel momento dell'esibizione non ha impedito loro di cantare e ballare. Cantare e ballare per riflettere insieme. Se é vero che ancora una volta la violenza, l’abiezione e l’ignoranza hanno vinto su una ragazza inerme, non bisogna dimenticare che noi studenti abbiamo la Scuola dalla nostra parte, con il suo staff educativo, i docenti, con il personale non docente, con la presenza del Dirigente Scolastico. E alla fine dello spettacolo le parole rassicuranti del nostro Dirigente scolastico, la prof.ssa Maria Grazia Manzo, punto di riferimento del nostro istituto, hanno ribadito la consapevole scelta dell’esibizione come momento di riflessione costruttivo di legalità e speranza. Nella solennità della serata ancora una volta è stata avvalorato il messaggio di Padre Longo.
Domenico Ferrara e Giordana Bonavolontà
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