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Cronaca Redazione 22 giugno 2012 19:44 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Singolare protesta di un gruppo di ambientalisti?
NOLA - Le statue di Nola parlano e protestano contro le drammatiche condizioni ambientali in cui versa il territorio. Singolare protesta nella città dei Gigli, dove sono stati apposti degli slogan vicino alle statue simbolo della città, come quella di San Paolino dove campeggiava il cartello Nola come Seveso con una mascherina rossa stretta tra le mani del santo tanto caro ai nolani e Giordano Bruno con una identica mascherina con la scritta Più diossina più tu muori.
La città, infatti, nonostante le recenti operazioni di rimozione dei rifiuti avvenuti sul territorio comunale anche attraverso l’intervento della Provincia, soffoca tra l’immondizia . Un esempio? Boscofangone e l’area intorno al cimitero di Nola. Non è da meno località Piazzola . Negli ultimi giorni sono avvenuti nuovi sversamenti di rifiuti. Il Comune di Nola negli ultimi 2 anni ha speso quasi 200 mila euro per provvedere alla rimozione dei cumuli selvaggi.
Una spesa giudicata inutile dalla cittadinanza in quanto quello che andrebbe garantito è il controllo del territorio, per arginare l’abbandono selvaggio dei rifiuti che rende vana qualsiasi operazione di pulizia. Il tutto puntando su un sistema di videosorveglianza 24 ore su 24 nelle zone più a rischio e su una capillare campagna di sensibilizzazione. E così la protesta è avvenuta coinvolgendo le statue simbolo della città che rivendicano il prestigioso passato di una città ricca di storia e di cultura .
N.B.
Le statue parlanti chiariscono.
Stanotte i simboli di Nola hanno parlato ma i nolani erano tutti erano distratti da cose più importanti . E' stato il semplice gesto di un gruppo di persone, non di ambientalisti, che non ne può più di vivere in un contesto di degrado ambientale senza limiti.
"Nola come Seveso" perché il tipo di diossine presenti sul territorio nolano è uguale a quello ritrovato a Seveso dopo il grave incidente avvenuto il 10 luglio 1976 nell'azienda ICMESA di Meda. L'incidente provocò la fuoriuscita di una nube di diossina del tipo TCDD, una tra le sostanze tossiche più pericolose. Nola non è certamente un centro industriale, in compenso non ci facciamo mancare sversamenti illegali di rifiuti urbani, speciali, pericolosi e tossici e i quotidiani roghi tossici.
"Più diossina, più tu muori" perché non esiste un registro tumori ufficiale ma basta stare a contatto con le persone della zona per rendersi conto che i malati di tumore e cancro aumentano in maniera esponenziale di anno in anno
"Rifiuti Zero" perché è questa l'ultima speranza che ci rimane. Bisogna puntare al riciclo totale sul modello del progetto "rifiuti zero" adottato dal comune di San Francisco. Sembrava un sogno, qualcosa di irrealizzabile, ma dopo pochi anni a San Francisco si è arrivati a cifre incredibili, il 77%.
Abbiamo deciso di farlo in questo modo e in questo periodo perché proprio in questi giorni a Nola si svolge l'annuale festa patronale dei Gigli e tutte le persone si riversano per strada. Volevamo far sentire a tutti che abbiamo un emergenza vera e forte ma le istituzioni locali sembrano completamente disinteressarsene.
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