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Cronaca Redazione 24 giugno 2012 23:43 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Verdi Ecologisti: modifiche alla kermesse di queste ore confermano le accuse di Don Aniello Manganiello. Risse e aggressioni non depongono bene e non basta una magliettina ad allontanare la criminalità . Sindaco e Vescovo affidino al Prete anticamorra l' organizzazione della prossima festa per evitare infiltrazioni e allontanare sospetti.
NOLA - "Se non c' erano sospetti di infiltrazioni e collusioni con la criminalità - denuncia il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli intervenendo di nuovo sulla festa dei Gigli di Nola - come mai dopo le accuse di Don Aniello Manganiello il Sindaco ed il Vescovo di Nola hanno modificato la kermesse?
Innanzitutto sono state imposte maggiori restrizioni, poi è stato anticipato lo spettacolo dei fuochi pirotecnici, inoltre è stato vietato di svolgere all' aperto le tradizionali cene del venerdì sera davanti ai Gigli.
Nonostante ciò in tanti probabilmente anche a causa dell' eccessivo uso di alcool hanno infatti trasformato le tradizionali "tavuliate" in occasione di bivacchi e regolamenti di conti tra gruppi rivali che sono degenerati in risse e aggressioni. Non basta quindi una magliettina anticamorra per levare i dubbi su una festa pagana che appare sempre più inquinata da ambienti criminali e degenerazioni.
Se veramente si vuole salvare l' evento e conservare la tradizione in modo sano si affidi per l' anno prossimo la direzione proprio a Don Aniello Manganiello. La sua figura sarebbe un invalicabile argine per le infiltrazioni camorristiche e darebbe piena garanzia di una gestione trasparente allontanando ogni figura sospetta dalla manifestazione".
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