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Cronaca Redazione 29 luglio 2012 10:40 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
La società ora rivendica circa 6oo mila euro dal Comune
MARIGLIANO - La ditta Sa.Ba non è in odore di camorra. A stabilirlo è stato nei giorni passati l’ufficio territoriale della prefettura di Avellino, che ha fatto presente che “allo stato nei confronti della ditta Sa.ba e dell’amministratore unico e direttore tecnico della ditta non sussistono le cause di divieto, di sospensione e di decadenza" che avevano spinto il responsabile di settore del comune di Marigliano a revocare l’appalto alla . Soldi che il Comune aveva trattenuto in virtù di presunte infiltrazioni mafiose tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi della società Sa.Ba.
Ora però la società che svolgeva il servizio di raccolta rifiuti sul territorio comunale passa al contrattacco e chiede che gli vengano restituiti i soldi indebitamente sottrattigli. A scrivere al Comune allegando la certificazione antimafia è l’amministratore unico della società. Emilia Tirella, che dal 2010 deve ricevere questi soldi anticipati e mai riscossi.
Una situazione che si è ripercorsa inevitabilmente anche sugli operatori ecologici mariglianesi i quali non hanno ricevuto diverse indennità tra cui anche quella di fine rapporto. Sono sfiduciati i lavoratori che da ogni ditta che si avvicenda al comune nel settore della Nu devono delle spettante. Persino il Comune gli deve dei soldi per il servizio reso e la stessa Igiene Urbana, succeduta alla Sa.Ba.
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