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Cronaca Francesco Piscitelli 27 settembre 2012 19:09 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
POMIGLIANO D’ARCO – Qualcuno aveva cominciato a sperarci, voci che si diffondevano tra i corridoi degli uffici direttivi fino alle catene di montaggio: la Mazda che è interessata allo stabilimento Fiat di Pomigliano. Sembravano solo sogni da “automercato” estivo, eppure un fondamento di verità poteva esserci: non era mistero, infatti, che la Mazda avesse siglato col Lingotto un memorandum d’intesa per la produzione di una spider a trazione anteriore, da produrre nello stabilimento di Hiroshima della casa nipponica e da commercializzare in Italia col marchio Alfa Romeo.
Tale accordo lasciava presagire anche qualcosa in più: prima Marchionne che parlava di affittare parte delle linee di montaggio degli impianti italiani ad altri costruttori, poi le voci secondo cui alcuni manager della Mazda fossero in visita allo stabilimento Gianbattista Vico di Pomigliano d’Arco. Infine, la stessa casa nipponica che manifestava l’intenzione di creare in Europa un proprio polo produttivo. Ospitare la produzione di una nuova vettura, o almeno parte di essa, oltre ad aumentare il prestigio internazionale dello stabilimento, sarebbe stata sicuramente una manna dal cielo per i quasi 2000 cassintegrati di Pomigliano.
Purtroppo, anche le belle favole devono avere una fine: con un breve comunicato durante il Salone dell’Auto di Parigi, l’amministratore delegato di Mazda Italia, Wojciech Halarewicz, oggi fa sapere che “parlare di un possibile interesse di Mazda a venire a produrre per l'Europa in uno degli stabilimenti Fiat è assolutamente prematuro” e che le visite allo stabilimento di Pomigliano avevano il solo obiettivo di “ approfondire la conoscenza reciproca”. Gli fa eco Marchionne, che, ancor più bruscamente, chiude la questione e afferma che i giapponesi “Non sono interessati a produrre negli stabilimenti italiani”. Per Pomigliano, dunque, la luce in fondo al tunnel è ancora lontana.
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