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Cronaca Redazione 03 ottobre 2012 00:38 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Mentre si urlava e litigava in Consiglio Comunale due disperati tentavano il suicidio dal secondo piano del Comune
MARIGLIANO - Dramma a Marigliano. Mentre nel Consiglio Comunale se ne consumava uno, tra urla e litigi, un dramma della povertà si consumava qualche metro più in su nella Casa Comunale.
Due disperati senza casa e senza lavoro ieri sera hanno minacciato di buttarsi giù dalla balaustra di una finestra al secondo piano del Comune. Erano all'incirca le 19:30 quando i due eludendo la sorveglianza sono saliti al secondo piano e si sono chiusi dentro all'ufficio della protezione civile. Volevano incontrare il primo cittadino Antonio Sodano, che nonostante fosse in corso il Consiglio Comunale era assente. Paura e tensione, dunque, nell'Assise cittadina. Allertati immediatamente i vigili del fuoco, i vigili urbani e i carabinieri.
A minacciare di buttarsi giù erano un algerino, che vive in Italia da anni e un cittadino del luogo, Emanuele Esposito, 55 anni, sposato e con due figli adulti, il cui dramma umano è noto a tutti in città. Vive, infatti, da circa 3 mesi nella propria auto parcheggiata nel piazzale dei monaci di San Vito con i pochi effetti personali. Emanuele è stanco e disperato e come lui anche il cittadino di origini straniere che alloggia su una panchina. Vorrebbero che il Comune e i servizi sociali li aiutassero a trovare una casa o una stanza anche piccola che gli consenta di vivere dignitosamente.
Sono arrivati subito sul posto i carabinieri, i vigili urbani, con il comandante Giuseppe Caliendo, e i vigili del fuoco. Per circa 2 ore i due sono rimasti sulla finestra con i piedi nel vuoto. Nel frattempo si è fatto un capannello di persone incuriosite dall'arrivo di tanti automezzi lampeggianti. Sono stati molti i tentativi per dissuaderli dall'insano gesto. Soltanto il maresciallo dei carabinieri, Raffale Di Donato, però, erano le ore 21:10, dopo un paziente colloquio, è riuscito a convincerli e a farli ritornare in sè promettendo di interessarsi al loro caso, intercedendo presso le autorità competenti e promettendo loro un incontro con il sindaco Antonio Sodano.
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