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Cronaca Redazione 24 ottobre 2012 22:58 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Lettera di protesta del sindaco Geremia Biancardi
NOLA - Il presidente della Commissione Nazionale Italiana dell'Unesco, Giovanni Puglisi, intende chiedere il ritiro della candidatura della Festa dei Gigli di Nola dalle liste del patrimonio dell'Unesco, dopo le note vicende delle denunce di infiltrazioni della camorra. Lo ha dichiarato in diretta streaming alle ore 13:40 sul sito di 'Adnkronos , nello spazio 'Dibattiti Adnkronos'.
"Sul patrimonio immateriale, noi nella lista provvisoria di proposte dell'Unesco italiana abbiamo dieci siti. Tra questi dieci siti, abbiamo in corso di riconoscimento il sito delle cosiddette 'feste a spalla', quelle delle grandi macchine sorrette a spalla. Separato da questo c'e' il sito della Festa dei Gigli di Nola. Ma dopo quello che e' accaduto a Nola con la vicenda della camorra legata ai Gigli, io intendo al prossimo consiglio direttivo dell'Unesco italiana portare la proposta di ritirare la candidatura dei Gigli di Nola, perche' l'episodio della camorra che incide su queste cose e' inaccettabile". Queste le pesanti dichiarazioni del presidente della Commissione Nazionale Italiana dell'Unesco, Giovanni Puglisi.
Dichiarazioni , che non potevano non suscitare indignazione nella città di Nola e nel Nolano. Il sindaco Biancardi subito ha scritto una lettera di protesta, nella quale esprime tutto il suo sdegno per queste sciagurate parole. Questa è la lettera inviata dal sindaco di Nola Geramia Biancardi al presidente Puglisi.
Egregio Presidente, apprendo con sconcerto misto a rabbia le Sue dichiarazioni rese all’agenzia di stampa ADN Kronos, con le quali ha chiaramente affermato che intende chiedere il ritiro della candidatura della Festa dei Gigli di Nola dalle liste del Patrimonio UNESCO, per “le note vicende delle denunce di infiltrazioni della camorra”.
Resto sconcertato per il fatto che quello che viene da Lei denunciato è riferito, ad altra località.
Infatti, come riportato ampiamente dalla stampa tutta, dai giornali alle tv, dal web alle radio, l’episodio è accaduto nello scorso mese di settembre, a Barra, quartiere popolare di Napoli, dove si celebra un evento similare ma che non ha nessun tipo di collegamento con la nostra Festa.
In quella circostanza, è bene ricordarlo, su provvedimento della DDA di Napoli, è stato abbattuto un giglio perché sono stati scoperti profondi legami tra il comitato organizzatore e clan camorristici di Barra.
Provo rabbia perché, ancora una volta, la nostra amata Festa eterna, unica, originale ed inimitabile, apprezzata in tutto il mondo, viene confusa con altre manifestazioni che non hanno altro che in comune, se non la macchina da festa.
Signor Presidente, è il caso di ricordare, oltre all’antichissima, millenaria tradizione dell’evento Nolano, che l’Amministrazione da me presieduta ha sempre rigorosamente applicato tutte quelle norme per evitare qualsiasi tipo di contaminazione, attraverso un percorso di legalità condiviso, non solo con tutte le forze sane della Città, dalla Curia Vescovile alle associazioni, ma anche e soprattutto con la Prefettura di Napoli, la locale Procura della Repubblica e le Forze dell’Ordine, che mai hanno rilevato commistioni o tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.
E’ di pochi giorni fa una grande assemblea aperta, organizzata a Nola dai soggetti firmatari della candidatura che, insieme alla comunità tutta, hanno sentito la necessità di ribadire con forza l’estraneità della Festa dei Gigli dai fatti verificatasi.
La Festa dei Gigli di Nola, per le sue caratteristiche sociali, antropologiche, culturali e folkloristiche, è stata insignita nel luglio 2011 del riconoscimento “Patrimonio d’Italia per la Tradizione”, per la sua capacità di promuovere il turismo e l’immagine della Nazione e valorizzare la Storia e la Cultura del territorio.
Proprio pochi mesi fa, il Consiglio Comunale ha varato lo statuto della Fondazione “Festa dei Gigli”, che andrà a sostituire l’attuale Ente Festa e che sarà presieduta da personalità di rilievo della società civile e del clero.
Presidente, chiudo questo mio accorato appello, sperando da cittadino di Nola, prima ancora che da amministratore di questa Città, che si sia trattato di uno sbaglio involontario e che l’incidente possa rientrare nel più breve tempo possibile, onde scongiurare un provvedimento che, oltre ad essere nefasto ed offensivo per tutta la comunità Nolana, sarebbe profondamente ingiusto, proprio perché la Festa dei Gigli di Nola è lontana anni luce anche dalla minima contaminazione della criminalità organizzata.
In ogni caso, avrò piacere, quanto prima, in nome della Città, di rappresentarLe, personalmente, quanto sinteticamente le ho scritto.
Avv. Geremia Biancardi
Sindaco di Nola
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