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Cronaca Redazione 29 ottobre 2012 18:17 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Degrado cimitero, richiesta di destituzione dell’assessore Giuseppe Casale. Richiesta di revoca ed eventuale restituzione dell’indennità di carica indebitamente percepite dal componente della giunta Peluso.
Casalnuovo. Questa mattina il consigliere comunale d’opposizione (della civica ‘Per Casalnuovo’) ha chiesto al sindaco Antonio Peluso di provvedere alla revoca dell’assessore al Cimitero Giuseppe Casale. Alla base di tale richiesta c’è il trasferimento del componente della giunta che da mesi vive e lavora in un Comune in provincia di Milano.
“Come può un assessore che vive e lavora a distanza di migliaia di chilometri da Casalnuovo occuparsi di tutte le problematiche che affliggono questo Comune – ha dichiarato il consigliere Caliendo – questa anomalia va avanti già da diversi mesi ed il sindaco non ha ancora provveduto a revocare Casale nonostante la palese incompatibilità del suo trasferimento con l’incarico politico ricoperto. Proprio a causa di questo allontanamento l’assessore non riesce a cogliere i disagi che la popolazione sta vivendo in questo periodo, e ciò si evince anche dalla foto che ritrae un loculo scoperto e che in poche ore ha fatto il giro dell’intera nazione.
Proprio per mettere fine a tale scempio, lunedì scorso ho protocollato in Comune una richiesta d’intervento finalizzata alla copertura del loculo – ha aggiunto Caliendo – e dopo alcuni giorni lo stesso Casale ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna segnalazione in merito a tale vicenda: niente di più falso.
Ma questo è solamente il primo esempio di tutta una serie di inadempienze riconducibili al suo incarico ed al suo trasferimento da Casalnuovo. Sono mesi, oramai, che l’assessore è assente: le sue deleghe sono senza guida e chi ne paga le spese sono solamente i cittadini. Per rimediare a questa palese ingiustizia chiedo al Comune non solo la revoca dell’assessore – ha concluso Caliendo – ma anche la restituzione delle indennità percepite a mio avviso indebitamente”.
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