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Cronaca Redazione 03 novembre 2012 23:08 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
NAPOLI - Il 6 novembre incroceranno le braccia tutti i lavoratori dei Consorzi di bacino della Campania e tutti i dipendenti delle società provinciali operanti presso gli Stir. E’ quanto le organizzazioni sindacali comunicano in una nota inviata sia ai rappresentanti del Governo nazionale che a quelli regionali, dichiara il sindacalista Giuseppe Devastato.
Ci sarà il blocco di tutte le attività di prelievo trasporto smaltimento e impiantistiche operanti in Campania con presidio presso il termovalorizzatore di Acerra e corteo a Napoli con partenza alle ore 10:30 da piazza Garibaldi fino alla sede di via santa Lucia.
Alla base dello sciopero le varie vertenze in atto nel settore e il rischio della perdita del posto di lavoro per 4mila lavoratori del dei consorzi intercomunali. I sindacati hanno specificato di aver coinvolto anche il Governo nazionale, in quanto la sola regione Campania non sarà in grado di gestire una vertenza così ampia. Inoltre, si sottolinea come «puntualmente i comuni della regione Campania dal 1994 violano le leggi dello stato ordinarie e straordinarie sperperando il danaro pubblico intascato attraverso la tia/ tarsu /tares non pagando quanto dovuto sia a soggetti pubblici che privati che gestiscono il ciclo dei rifiuti».
«Dopo avere ottemperato a tutte le procedure di raffreddamento previste per legge si ritengono profondamente amareggiati circa il continuo reiterato scarico di responsabilità istituzionali che la legge colloca in modo inequivocabile in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che tra l’altro ha generato il caos con il decreto salva Italia e con la spending review , mediante il quale ha sottratto alle provincie i compiti gestionali dei servizi e quindi la possibilità di riassunzione di 4000 dipendenti che i comuni campani continuano a non voler riassumere» .
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