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Cronaca Redazione 06 dicembre 2012 09:46 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Sel Area Nolana: sul caso caso Gori, da Biancardi affermazioni shock
NOLA - Non si è fatta attendere la risposta di Sinistra Ecologia e Libertà alle affermazioni di Geremia Biancardi, il quale difende la firma del protocollo d’intesa per la soluzione contenzioso tra i cittadini nolani e la Gori Spa e la delibera dell’assemblea di ATO 3 con cui i Sindaci hanno dato il via libera allo stanziamento della Regione Campania a favore di Gori SPA.
“Il Sindaco ci fa cadere le braccia – esordisce il segretario del circolo di Via Fonseca, Nicola Di Mauro – e con poco senso del pudore rivendica due decisioni che vanno chiaramente a danno dei concittadini che dovrebbe difendere. A parte gli scivoloni non proprio degni di un illustre avvocato come il Sindaco – sottolinea Di Mauro - il quale nella fretta di difendere la Gori e l’accordo capestro non distingue tra la vecchia ARIN, che era una società per azioni, e la neonata ABC, che invece è un’azienda speciale - quello che lascia shockati è l’idea di Biancardi, secondo il quale è ovvio e assodato che i cittadini debbano per forza ripianare i debiti della Gori e quindi ci si debba limitare a scegliere tra far pagare la Regione Campania o solo i cittadini dell’ATO3 Sarnese Vesuviano.
“È un’affermazione così clamorosa e inaccettabile che ci sarebbe da pensare a un refuso! – rincara la dose Giuseppe Grauso, responsabile per SEL nolana dei Beni comuni – In attesa della smentita del Sindaco, ribadiamo quello che comitati, cittadini e partiti come il nostro vanno dicendo in lungo e in largo : i debiti della Gori sono il frutto di una cattiva gestione della società e non possono ricadere in nessun modo sulle spalle degli utenti. Il Sindaco è uomo di legge, non dovrebbe dimenticare il principio del “chi sbaglia, paga”: se amministratori pubblici e privati e manager della Gori hanno fatto il buco, devono essere loro a pagarselo o a rispondere davanti alla magistratura, non certo i cittadini.
In quest’ottica l’affermazione secondo cui il nostro ambito territoriale non avrebbe ricevuto finanziamenti pubblici rappresenta pura propaganda in quanto al 2009, sul totale di 357 milioni di euro di investimenti effettuati sulle reti idriche, fognarie e per impianti depurativi, l’ATO 3 ha potuto usufruire di più di 207 milioni di fondi pubblici. Il sindaco ripete come un disco rotto quello che gli dicono i suoi superiori che, a onor del vero, non si preoccupano della brutta figura che gli fanno fare”.
Strafalcioni e refusi a parte - concludono dal partito di Nichi Vendola - la verità è una e semplice: la Regione Campania di Caldoro – che ha una certa comunanza politica e culturale con il caro Biancardi – vuole salvare la Gori a qualunque costo e regalare 157 milioni di euro che potrebbe usare, per esempio, per garantire i servizi di Circumvesuviana e EAV Bus.
Tuttavia, al contrario di Biancardi e dei sindaci che come lui fiancheggiano il regalo di Natale alla Gori, noi diciamo no a una guerra tra poveri: il debito della Gori lo paghi chi lo ha creato e la società vada quanto prima in liquidazione, badando solo a salvaguardare i livelli occupazionali di quanti in quella società hanno lavorato e lavorano e non devono pagare lo scotto di avere avuto capi incapaci”.
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