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Cronaca Redazione 12 dicembre 2012 00:57 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Il presidente della Consulta delle Associazioni prof. La Rocca Giuseppe chiarisce alcuni punti sulla sua elezione contestata dall'Amministrazione comunale
MARIGLIANO - In merito all’articolo “Marigliano, il Comune non riconosce le elezioni della Consulta” a firma della redazione pubblicato il giorno 9 us, mi corre l’obbligo di informare come si sono svolti i fatti che hanno portato all’elezione del sottoscritto.
Ritengo che le elezioni per il nuovo direttivo sono da considerarsi del tutto valide. E questo perché l’assemblea ha deciso all’unanimità di votare, nonostante la richiesta avanzata dall’assessore Caprio di rinvio. L’allora presidente, prof.ssa Quindici, lesse all’assemblea convocata per le elezioni la lettera a lei inviata dall’ assessore e chiese a tutti i rappresentanti delle associazioni presenti di pronunciarsi su due quesiti: 1) elezioni 2) se le Associazioni decadute e che avevano presentate domanda di riammissione, consegnate dall’assessore Caprio solo in quel momento alla presidenza, avrebbero potuto o meno partecipare al voto.
Non so su cosa ci si dovrebbe soffermare per confutare la regolarità della decisione della presidente, che di fatto non ha deciso niente ma si è rimessa alle decisioni dell’assemblea, che all’unanimità votò per il mantenimento dell’ordine del giorno ed a larghissima maggioranza per l’esclusione al voto di quelle associazioni. La votazione ebbe l’esito che tutti ormai conoscono.
Pochi giorni dopo, la segretaria dell’Associazione, prof.ssa Viola Esposito, telefonò al sindaco ing. Sodano chiedendogli di essere ricevuta, con il direttivo della consulta eletto, per i saluti di rito e consegnargli copia del verbale della seduta. Il sindaco rispose che aveva delle perplessità sulle modalità delle elezioni e che avrebbe passato il tutto agli avvocati, non era il caso di incontrarsi e che successivamente avrebbe fatto sapere.
Il sottoscritto avendo atteso per qualche settimana la convocazione da parte del sindaco, mai avvenuta, convocò l’assemblea della consulta il giorno 11 ottobre invitando assessore e sindaco, che tramite messo gli inviarono una missiva chiedendo di rinviare la seduta perché entrambi impossibilitati a presenziare.
La missiva pervenne un giorno prima e non fu possibile per il sottoscritto aderire all’invito. In questa seduta venne letto e approvato all’unanimità il verbale della seduta precedente (elezioni ndr). Ad una successiva riunione, il 13 novembre furono invitati sindaco e assessore ma anche questa volta non furono presenti. Solo ad una terza riunione, il 27 novembre, tra i presenti c’era l’ assessore Caprio che al termine della seduta per telefono chiedeva al sottoscritto di anticipare di mezz’ora la propria presenza alla riunione del 4 dicembre per una chiacchierata.
In quella chiacchierata ancora una volta l’assessore ribadiva le perplessità sulla validità delle elezioni, sollecitato anche da “alcuni consiglieri comunali”. Questo a distanza di quasi tre mesi dalle elezioni. Alle perplessità del dott. Caprio, del sindaco e di alcuni consiglieri il sottoscritto faceva notare che l’Assemblea aveva democraticamente votato e la richiesta di leggere i verbali, presentata da due delle Associazioni escluse dal voto, era stata subito soddisfatta. Considerato che la Consulta non ha una saletta per depositare atti ufficiali, la segretaria, prof. Esposito, aveva invitato le Associazioni presso la sua abitazione ove poter prendere visione dei verbali. Le due Associazioni non hanno ritenuto di aderire all’invito. Tutto quanto è avvenuto alla luce del sole e si è offerta la propria disponibilità a dissipare tutti i dubbi e le perplessità, ma a distanza di tre mesi invece di dissipare le proprie e altrui perplessità si mette ancora in dubbio l’esito di una democratica votazione. A tutt’oggi nessuno ancora ha letto il verbale. Cui prodest?
Giuseppe La Rocca
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