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Cronaca Redazione 29 gennaio 2013 17:01 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Giornata della Memoria con il Comune, la Chiesa e le Associazioni: Cattolica, Populorum Progressio, Gad Radici, Fita e Forum della Gioventù.
SAN VITALIANO - La Giornata della Memoria è stata onorata anche a San Vitaliano con l’organizzazione del Gruppo G.A.D Radici. Sabato sera 27 gennaio presso la Cappella dell’Addolorata dell’ex Convento delle Suore in Via Cittadella si sono ritrovati cittadini, associazioni culturali civili e religiose ed i rappresentanti della Chiesa e dell’Amministrazione Comunale di San Vitaliano "in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti" come fissato dalla legge n. 211 del 2000. Vi erano il Sindaco di San Vitaliano, Antonio Falcone; il Presidente della Populorum Progressio ed Assessore all'Urbanistica, Lavori Pubblici e Servizi Informatici, Giovanni Malesci; il Parroco Don Salvatore Peluso;Raffaele Ferrara dell’Azione Cattolica; il Gruppo della Parrocchia S. Maria della Libera; Gennaro Saiello, coordinatore del Forum della Gioventù ed alcuni partecipanti e testimoni dell’esperienza di viaggio ad Auschwitz della Populorum Progressio: Antonio Malesci, Mario ed Angela Cicciomessere, Tony Spiezia, Antonio Aniello Spiezia e Antonio Castaldo.
La lettura a più voci con adeguato accompagnamento musicale con la sapiente regia di Pasquale Manfredi del Gruppo G.A.D. Radici, ha rappresentato le testimonianze della Shoah, di chi è sopravvissuto all’orrore, i pochi usciti vivi dai campi di sterminio grazie alla liberazione da parte degli eserciti russo ed americano nel 1945. In contemporanea le stesse letture sono state effettuate in altri paesi della Campania grazie alla rete solidale di gruppi teatrali regionali della Federazione Italiana Teatro Amatori.
Diverse sono state le riflessioni e le testimonianze dei partecipanti all’incontro aperto con l’accensione di piccoli ceri come per sottolineare il senso di una preghiera, il simbolo della commemorazione e la continuità di un impegno civile. L’assessore Giovanni Malesci, Presidente dell’Associazione Populorum Progressio che promuove ogni anno il viaggio esperienziale ad Auschwitz, ha affermato che “si torna a casa cambiati carichi di una maturità che porta nuova luce sulla propria vita, nei rapporti con gli altri e tutto diventa relativo. L’indelebile esperienza che ogni anno rinnoviamo la condividiamo con i partecipanti di ogni età e la socializziamo poi al ritorno a San Vitaliano. Il Giorno della Memoria è per noi un impegno perenne a non dimenticare e se il lamento del vento di Auschwitz ci riporta le voci delle vittime innocenti, riconsideriamo i nostri banali lamenti e quelli di tanti giovani, rispetto alla vita in generale, e riscopriamo il giusto senso e la corretta misura di ogni cosa”. Don Salvatore Peluso ha ricordato “il Cristo che pure ad Auschwitz era presente e la testimonianza di padre Massimilian Kolbe, fra le tantissime vittime di Auschwitz, giunge dal passato fino a noi e si proietta nel futuro sconfiggendo l’odio, la morte e la distruzione. Solo l’amore salva”.
Il Sindaco di San Vitaliano, dott. Antonio Falcone ha dichiarato: “come primo Cittadino, responsabile della cosa pubblica, invito ad essere ognuno educatore del cuore, altrimenti c’è questa sorta di revanche, di incultura strisciante che ci porta ad essere razzisti, mentre senza educazione del cuore, senza educazione alla vita possiamo vedere e non guardare, guardare e non vedere, soprattutto gli spettacoli che il mondo ci offre. Vediamo da lontano i tanti focolai di guerra, i tanti bambini che muoiono di fame e non possiamo fare nulla, mentre oscilliamo nelle nostre banalità, nelle cattiverie. Infanghiamo senza motivo i nostri simili e questo non fa crescere. Teniamo sempre presente questa prospettiva: l’educazione nel cuore e lì, nell’intimo, troviamo la verità e la forza per essere più uomini. Oggi nella Giornata della Memoria ricordiamo tutte le vittime dell’Olocausto e le figure di Edith Stein e di Maximilian Kolbe che in quell’inferno hanno testimoniato la vita”.
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