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Cronaca Redazione 11 febbraio 2013 16:32 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Gli italiani per il carnevale consumeranno diverse tonnellate di chiacchiere, lasagne, sanguinaccio, castagnole, migliaccio frappe e bugie con menu scaccia crisi
Chi non si fa tentare da una chiacchiera e dalla lasagna a Carnevale. Ogni regione presenta la sua specialità, i suoi dolci per questo particolare periodo dell’anno. Una golosità sempre più da pasticceria perché il Carnevale per i più si festeggia proprio concedendosi qualche piccolo peccato di gola in pasticceria o magari al bar. Gli italiani si apprestano a consumare una montagna di castagnole, lasagne, sanguinaccio ed altre specialità.
Cosi sul Carnevale, il rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, Rosario Lopa, già Delegato della Provincia per il settore Agricolo/Agroalimentare, ha dispensato consigli per gli acquisti. Un richiamo netto alla nostra tradizione contadina, ha ribadito l’esponente dell’Agricoltura, con il passaggio dalla stagione invernale e quella primaverile e l’inizio della semina nei campi. Niente di meglio, allora, per festeggiare il nuovo corso e scacciare la crisi, che concedersi qualche piccolo peccato di gola con il menu della trazione Partenopea.
Lasagne, chiacchiere, sanguinaccio, castagnole e migliaccio e il tutto innaffiato con un buon vino dei Campi Flegrei, del Vesuviano o di Gragnano. Impossibile resistere alla tentazione cosi che appena le condizioni istituzionali in Provincia di Napoli c’è lo consentiranno, ha concluso Lopa,realizzeremo, in collaborazione con le associazioni di categoria della ristorazione, consorzi di produzione, enti camerali ed istituzionali, il progetto di promozione e valorizzazione del Menù tradizionale del Carnevale Partenopeo.
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