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Cronaca Redazione 17 febbraio 2013 23:01 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Il Gran Finale del Carnevale a Pomigliano DArco con E Zezi e la Cantata della Zeza e lannuncio del Quarantennale Zeziano.
POMIGLIANO - Il sole di domenica 17 febbraio ha ulteriormente colorato e riscaldato il giorno conclusivo della multiforme celebrazione del Carnevale a Pomigliano D’Arco. L’iniziativa fortemente voluta dal Sindaco dott. Raffaele Russo e dall’Amministrazione Comunale per rianimare la vita socioculturale e stimolare l’economia cittadina intitolata “Carnevale se chiammava Vecienzo” è stata realizzata con la mutua assistenza creativa delle associazioni “Zezi ‘74” e “ ‘A Sunagliera”. Il generale successo è stato colto anche dalle scuole pomiglianesi che hanno prodotto saggi di danza preparati da docenti e studenti del Primo e del Secondo Circolo Didattico e degli Istituti Comprensivi, “Falcone-Catullo”, “Omero-Mazzini” e “Sulmona.-Leone”. La raggiante giornata ha premiato l’impegno di tutti perché ha permesso alla numerosa Cittadinanza di inondare Piazza Primavera e concludere positivamente la settimana carnevalesca che ha visto, nelle varie tappe cittadine, la rappresentazione dei 12 Mesi, della Vecchia del Carnevale, degli Antichi Mestieri, della “Contrabbanda” di Luciano Russo, di Marcello Colasurdo e delle “Nonne di Vecienzo nel Chianto a Muorto” e del decano Giovanni Sgammato, trait d’union intergenerazionale.
I Zezi, con il leader storico, Angelo De Falco, “O’ Prufussore”, hanno rappresentato, così come hanno fatto a Napoli, “La Cantata della Zeza” che frutto delle ricerche storiche locali attingenti alle testimonianza dei protagonisti degli anni’50, dopo la rivisitazione degli anni ’70 e la contemporanea nascita del Gruppo Operaio ‘E Zezi, è stata traghettata nel Terzo Millennio.
Quest’anno la ciurma nella “Cantata della Zeza” dei Zezi di Pomigliano d’Arco, era composta dagli attori e cantanti nelle vesti di: Pulcinella, Massimo Mollo; Zeza, Paolo Esposito Mocerino; Ro’ Nicola, Massimo Ferrante; Vicenzella, Salvatore Iasevoli, Dario Mogavero e Gennaro Mocerino; l’Abate, Antonio Castaldo. La parte musicale assai coinvolgente è stata impeccabilmente ed instancabilmente eseguita da Enzo Salerno, chitarra; Martina Mollo, fisarmonica; Francesco Paolo Perreca, fiati; Alessio Sica, rullante; Antonio Esposito, grancassa e Caterina Bianco e Sebastiano Bonavolontà, scetavajasse e triccaballacche. Tutti preparati nell’estetica teatrale dei caratteri da commedia dell’arte da Marzia del Giudice, la voce dello storico gruppo musicale ‘E Zezi.
La complessiva attività di studio e ricerca di rielaborazione e riattualizzazione è stata molto apprezzata ed è volta alla conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio immateriale dell’agro pomiglianese nella vasta e ricca area culturale della Campania.
Nelle parole di Angelo De Falco la continuazione di un impegno: «dopo la partecipazione all’edizione del Carnevale 2013 e l’angolo documentario allestito presso la “Distilleria Culture District” di Pomigliano con la Mostra dei poster storici di Zezi e Carnevale degli ultimi 30 anni, a breve presenteremo l’audiovisivo sul Carnevale, mentre ci stiamo preparando sin da ora per il “Quarantennale dei Zezi” che svolgeremo nel corso dell’anno prossimo con varie iniziative. Ne elenco solo alcune: una mostra antologica, immagini, audiovisivi, costumi e strumenti musicali; concerti e reunion con gli artisti che hanno riempito gli storici annali zeziani; un convegno con la partecipazione di ricercatori sociali e musicali e la presentazione di nuove produzioni artistiche. Invito tutti alla massima partecipazione per rafforzare la continuità, oltre l’arco temporale 1974-2014, di questa magnifica esperienza di vita e lavoro, di arte e cultura, di sogni e visioni, di lotte e rivendicazioni, di dignità ed identità, di esistenza e progettualità, di tradizione ed innovazione, di musiche e tammurriate, di canti e balli e di partecipazione alla costruzione sociale della realtà».
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