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Cronaca Redazione 22 marzo 2013 21:17 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
SOMMA VESUVIANA - Lotta per la vita un ragazzino di 10 anni che si è sentito male mentre stava effettuando degli esercizi riabilitativi nella piscina della casa di cura CEM a Santa Maria del Pozzo.
Il bimbo, originario di Sant’Anastasia, è affetto da dismorfismo cranico e da ritardo psicomotorio e per questo motivo stava effettuando degli esercizi di riabilitazione motoria nella casa di cura Santa Maria del Pozzo, gestita dalla società CEM, quando è stato colpito da una forte crisi respiratoria. Stava quasi per morire soffocato se non fosse stato per l’ intervento tempestivo del personale della struttura che gli ha prestato i primi soccorsi intubandolo.
Intanto sul posto è giunto il personale del 118. Il piccolo è stato caricato sull’ambulanza e portato all’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, dove i sanitari vista la gravita del caso ne hanno disposto il trasferimento presso il nosocomio pediatrico Santo Bono di Napoli.
Ora il ragazzino è in terapia intensiva presso la rianimazione. Nel frattempo sul posto sono giunti anche i carabinieri, coordinati dal capitano Michele d’
Agosto, informati del caso dal pronto soccorso nolano. Immediate sono scattate le indagini da parte dei militari della locale caserma, diretti dal maresciallo Semprevivo. Allertati l’Asl e l’Arpac, che hanno provveduto a prelevare dei campioni di acqua della piscina , in attesa del rapporto medico stilato dal Santobono.
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