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Cronaca Redazione 06 aprile 2013 23:35 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
L’AISA, Associazione Italiana Sicurezza Ambientale, entra nel suo terzo anno di attività. La presidenza nazionale e segreteria nazionale è nelle mani del dott. Tommaso Mariniello, che ha per vicario nazionale Giovanni Cimmino e vice presidente nazionale, Ciro Santoro. La sede regionale AISA in Campania si trova in via Nazionale delle Puglie, 95 a San Vitaliano, quella provinciale di Napoli a Somma Vesuviana in via Santa Croce n. 117.
Nell’Assemblea AISA di fine marzo, a chiusura del primo biennio di attività che ha registrato una rapida crescita, in adesioni ed incarichi, sono stati approvati alcuni aggiornamenti e modifiche allo statuto. All’incontro hanno partecipato il presidente nazionale AISA, dott. Tommaso Mariniello, il vicario nazionale Giovanni Cimmino, anche come presidente AISA Campania rappresentata insieme al vice presidente, Francesco Masi; i consiglieri nazionali, Giuseppe Esposito ed Antonio Castaldo.
Fra i presenti, responsabili di centri e sezioni, il presidente Mariniello ha segnalato Vincenzo Fusco, presidente AISA di Afragola perché “è stato straordinario ad organizzare e preparare le persone positive che credono nel volontariato per cui gli esprimo un ‘bravo!’ sentito per aver fatto tanto bene ed in così poco tempo”.
Nel corso della serata sono stati assegnati attestati di merito a Giuseppe Zanfardino, assessore del Comune di Afragola, con il grado di dirigente consigliere nazionale; a Francesco Oppedisano con il titolo di sovrintendente capo; al cavaliere Giuseppe Pernice, consigliere nazionale, per l’impegno nel sociale e la sua generosa ospitalità. Saluti telefonici sono giunti dall’AISA Sicilia con la voce del presidente regionale, Mariella Taormina.
Il sociologo Antonio Castaldo ha ricordato che “l’associazionismo trova riconoscimento e valori di riferimento nella Costituzione e nella normativa vigente. Il suo impegno per la salvaguardia ed il miglioramento ambientale, nel caso specifico, si cala in quel triste scenario, prodotto anche dagli affari illeciti della criminalità organizzata in Campania dove persistono, come nell’area dell’agro pomiglianese-mariglianese-nolano, condizioni di degrado che abbassano la qualità della vita delle popolazioni ed i livelli di salubrità generale”.
Il presidente nazionale, Tommaso Mariniello ha affermato: “la divisa che indossate oggi è un qualcosa che abbiamo conquistato come parte burocratica, di fatica, ma anche come diritto di persone che ci credono. Un riconoscimento che parte dallo Stato Maggiore, che per noi fa la differenza. Nessuno può permettersi di dire cosa è questa? Abbiamo l’autorizazione ad indossarla. Dal “grado”, incarico, al tesserino di riconoscimento approvati dalla Prefettura”. Ma non bisogna dimenticare che noi siamo un’associazione e non ci sostituiamo alle Forze dell’Ordine. Colgo l’occasione -ha concluso il Presidente Mariniello- per dare un saluto speciale al Cancelliere Giuseppe Esposito”.
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