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Cronaca Redazione 13 aprile 2013 00:14 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Il caseificio sembra essere di Pomigliano e non di Marigliano
MARIGLIANO - Avevamo già scritto il pezzo sulle provole al fumo di vernici e carburanti: “ Non bastano i veleni dell’ Agrimonda. Non bastano i veleni dI Masseria Verduzio, con la sua cisterna piena interrata a 30 metri di profondità. Non bastano le lastre di amianto abbandonato nei nostri regi lagni. Adesso Marigliano verrà ricordata come la città che produce provole affumicate con vecchi bidoni di vernici, in un ambiente degradato, vicino a una cuccia per cani e pieno di rifiuti di ogni genere.
La notizia è scoppiata come una bomba questo pomeriggio su Il Mattino, secondo cui le forze dell’ordine hanno effettuato un blitz in un caseificio a Marigliano in un deposito-discarica. Nel deposito la provola era affumicata con bracieri realizzati su vecchi bidoni di vernici . Tutto intorno c’erano rifiuti, una cuccia per cani, cartoni e vecchi copertoni di auto, mentre i latticini erano poggiati a terra tra la cenere. Subito è scattata la denunca e il deposito è stato chiuso”.
Ma, pare, non so quanto ci può consolare la cosa, , che il deposito non si trovi a Marigliano, ma a Pomigliano. Queste sono le ultime indiscrezioni, dopo che tanti nostri lettori allarmati, ci hanno chiesto il nome del caseificio in questione. Domani chiariremo definitivamente l’arcano.
Foto da Il Mattino
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