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Cronaca Redazione 30 aprile 2013 15:41 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Politiche Sociali Ambiti 23 (Nolano) e 25 (Pomiglianese): a rischio fondi per 2 milioni di euro
Espresse forti preoccupazioni dal responsabile della Cgil Area Nolana e Pomiglianese , Salvatore Velardi , per la situazione delle fasce sociali più deboli e maggiormente bisognose, in un momento come questo di crisi economica e di taglio della spesa pubblica imposta dagli stringenti vincoli finanziari, che sta mettendo sempre in più in ginocchio i bilanci delle famiglie italiane. E' il caso degli Ambiti 23 (Nolano) e 25 (Pomigliano - S. Anastasia).
Nel primo caso abbiamo registrato, dichiara Velardi, dopo la sottrazione all'Agenzia Nolana delle Politiche Sociali (vista la totale inadeguatezza di quella realtà), all'incredibile dissolvimento del Coordinamento istituzionale per responsabilità primaria dell'Amministrazione Comunale di Nola, guidata dal Sindaco Biancardi. Nel secondo, invece, siamo in presenza ad uno scontro fra i due comuni dell'Ambito (S. Anastasia e Pomigliano) per chi deve assumere il ruolo di Comune capofila e per la nomina del Coordinatore dell'Ufficio di Piano.
Tutto ciò influisce assai negativamente sull'erogazione dei servizi e rischia di vanificare la possibilità di utilizzare significativi fondi messi a disposizione dal Ministero per la Coesione Sociale: 652.434 euro per l'Ambito 23 e 428.837 per l'Ambito 25 (finalizzati a programmi per servizi di cura per l'infanzia) e 661.756 euro per l'Ambito 23 e 353.200 per l'Ambito 25 (finalizzati a programmi per i servizi di cura per gli anziani). Circa 2 milioni di euro che rischiano di non essere utilizzati per le incapacità gestionali di queste Amministrazioni Comunali.
La Cgil territoriale, conclude Salvatore Velardi, unitamente alle forse sociali, politiche ed associative dei Comuni interessati promuoverà ogni iniziativa affinché vengano definiti al più presto i progetti finanziabili e gli assetti gestionali degli Ambiti.
Ogni ulteriore ritardo è assolutamente inaccettabile e rappresenterebbe uno schiaffo indegno e colpevole alle fasce sociali più deboli e maggiormente bisognose.
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