23/04/2024
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Cronaca 18 giugno 2013 22:40 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
VISCIANO - I rilievi vengono realizzati settimanalmente in siti significativi per i noceti di riferimento ed in ciascun sito, oltre alla fase fenologica, vengono rilevate intensità e diffusione dei seguenti patogeni: Cydia pomonella e Rhagoletis completa.
Il disciplinare di produzione richiede l’utilizzazione di almeno due trappole per azienda, che, di norma, vengono controllate una o due volte alla settimana dai tecnici dell’associazione per accertare la cattura e fissare la data del trattamento.
Questa iniziativa è stata promossa dall’associazione AgriRes nell'ambito delle attività del Progetto “Nocciola Sana” (monitoraggio cimici e balanino) , avviata nel territorio dell’agro-nolanobaianese e condotto in sodalizio con la Cooperativa “il Guscio” di Visciano. Il progetto , rivolto a tutte le Aziende associate e non, è stato ideato a supporto del lavoro svolto dal Cesa di Nola e dallo STAPA CePICA di Napoli nell’ambito del Piano Regionale di Lotta Fitopatologica Integrata (PRLFI).
Per la Cydia pomonella si procede con l’installazione di trappole a feromoni ed al superamento 2-5 maschi/trappola/settimana, si procede con al massimo 2 interventi annui con prodotti a base di: Cydia pomonella granulosis virus (da non utilizzare in miscela con rameici), Spinosad (max 3 interventi annui indipendentemente dal litofago), Thiacloprid (max 1 trattamento annuo), Clorantraniliprole (max 2 interventi annui).
Per la Rhagoletis completa si procede alla verifica della presenza degli adulti con l’utilizzo delle trappole cromotropiche gialle . I trattamenti insetticidi previsti per la difesa della Cidia possono essere efficaci anche contro la Mosca.
I dati rilevati nei singoli campionamenti vengono riportati nel bollettino fitosanitario dell’associazione ed i risultati spediti gratuitamente a chi ne faccia richiesta per via email e via sms.
“Il progetto monitoraggio fitosanitario del noce – spiega il dott. Sabato Castaldo referente dell’Associazione - si propone di favorire, così come è stato fatto per il nocciolo, i principi della difesa integrata, facilitando gli imprenditori agricoli nelle scelte d'intervento e valorizzando tutte le soluzioni alternative alla difesa chimica, salvaguardando la salute degli operatori e dei consumatori e allo stesso tempo limitando i rischi per l'ambiente, in un contesto di agricoltura sostenibile”.
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