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Cronaca Redazione 29 giugno 2013 00:25 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Paolo Russo: "Rimane il suo segno!".
MARIGLIANO - Ho superato me stesso quando l'ho chiamata perché pensavo fosse ancora la dirigente della scuola frequentata da mio figlio, che figuraccia con Peppuccio!
Riflettendo ho però compreso per quale motivo io abbia commesso questa imperdonabile leggerezza: per me Carla è la Preside, sì l'unica ed immanente dirigente scolastica. Punto di riferimento per quanti vogliano ragionar di scuola, di conoscenza o di futuro.
Con la sua energia ed il suo rigore è il preside per antonomasia, disponibile all'ascolto, ma severa nel pretendere qualità da offrire ai nostri ragazzi.
L'ho conosciuta nei primi anni Ottanta attraverso le parole di mio padre: Carla insegnava alla Pacinotti, insieme con colleghi di primissima qualità. “E’ attenta e puntuale” mi diceva papà “mai "lavativa", sempre presente, ma soprattutto sa parlare e scrive benissimo e ancora studia”. Lo ascoltavo mio padre ma, non conoscendola direttamente, non comprendevo la portata ed il valore di quel giudizio.
Poi l'ho incrociata in ruoli diversi. Prima da componente del comitato scientifico del Centro provinciale per l'educazione, accanto ad autorevolissimi docenti ed esperti di comunicazione, formazione e di sociologia. Anche in quella funzione seppe affermarsi con attente analisi ed utilissimi piani strategici: suoi colleghi senza conoscere quanto la stimassi mi esprimevano a più riprese apprezzamento per la cultura e l’equilibrio che sapeva rappresentare.
L'ho vista al lavoro anche come amministratore comunale ed assessore all’istruzione del Comune di Marigliano, la sua città di adozione. Un successo di efficienza e volontà, sempre incline a difendere i ragazzi, la cultura e la storia della nostra città, poco adusa alle incertezze ed ai tempi biblici della politica.
Negli ultimi anni si è dedicata anima e corpo alla scuola media: prima la Dante Alighieri, storica istituzione poi un po' decaduta ed infine alla Alighieri/Pacinotti.
In pochi anni ha riannodato le fila di quel tessuto culturale fatto di senso del dovere ed impegno del corpo docente, partecipazione alla mission dei non docenti e soddisfazione delle famiglie che hanno visto crescere e migliorare la qualità dell'offerta formativa.
In pochi anni ha moltiplicato i corsi e gli alunni rendendo la scuola attrattiva anche oltre il confine comunale, a testimonianza di serietà e dedizione.
Sempre la prima ad entrare a scuola, le è sempre bastato soltanto uno sguardo più che un rimbrotto per mettere con garbo in riga taluni docenti "irrequieti" e per rassicurare sempre i genitori che così sentivano protetti i loro pargoli.
L'augurio che formulo a Marigliano è che possa trovare un altro preside -lasciatemi usare ancora questa espressione che so essere errata - come Carla, così innamorata della sua scuola e così orgogliosa nel difendere la qualità dei suoi docenti.
A lei, a Carla dico che non credo che la quiescenza corrisponderà ad un suo disimpegno. Avrà più tempo da dedicare alla nostra comunità e sono certo che non saprà far mancare i suoi giudizi e le sue considerazioni, le sue sollecitazioni e i suoi preziosi suggerimenti e soprattutto la sua dedizione al prossimo.
Grazie Carla a nome di tutti quei genitori, non sempre presenti, a cui hai restituito dopo tre anni figlioli più preparati, meglio formati e pronti ad affrontare il ciclo di studi superiore. Adesso ho capito cosa volesse dire il mio papà.
Paolo Russo
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