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Cronaca Nicola Riccio 08 ottobre 2013 22:03 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Assemblea antiracket antiusura. La commistione tra omertà , criminalità e gli altri ambienti è strettissima
NAPOLI - Il coordinatore regionale di SOS Impresa Luigi Cuomo parla da Napoli dove , ieri lunedì 8 ottobre , al Maschio Angioino, si è riunita l’assemblea partenopea antiracket e antiusura. Una tappa importante in vista dell’appuntamento nazionale fortemente voluto dal vice ministro all’Interno, Filippo Bubbico, in calendario nei primi mesi del nuovo anno.
Sarà quella l’occasione per valutare la sostenibilità del pacchetto di proposte riassunte da Lorenzo Diana, presidente della Rete per la Legalità che verterebbe su agevolazioni fiscali, ,previdenziali e creditizie per gli imprenditori coraggiosi, ed ancora una “ White List” di imprese che hanno denunciato e che avrebbero quote ad hoc di appalti pubblici per garantire loro lavoro e commesse.
Cuomo , soddisfatto per il risultato dell'Assemblea, reputa doverose alcune proposte migliorative della normativa attuale che, a suo parere, non è più adeguata perché il modus operandi delle attività criminose è mutato, gli scenari appaiono troppo diversi rispetto all'entrata in vigore della norma. " Ora è il momento di puntare sulla prevenzione colpendo l’esercizio abusivo del credito , il vero cancro del sistema. C’è una rete di associazioni antiracket più matura capace di dare risposte sempre più concrete".
Cuomo punta i riflettori anche sul nolano. Si complimenta con le attività di una " Procura attenta" , ma , continua "nel nolano la commistione tra mafia ,imprenditoria e massoneria è strettissima. Ad Ottaviano stiamo cercando di organizzare uno sportello che spero abbia un respiro più ampio." E riferendosi alla Diocesi di Nola : " Sono stato in Diocesi per affrontare queste tematiche ma credo che lì il problema sia anche un altro : La concezione di usura deve fare un salto di qualità. C’è un approccio ancora troppo caritatevole, aiutare la vittima non basta, è cosa lodevole ma è parziale. Bisogna distruggere il male".
"Altro elemento negativo è la scarsa collaborazione della gente, questo fa si che ad un clan si sostituisca un altro clan. Se si arrestano tutti i camorristi senza partecipazione popolare c'è un ripopolamento dell'attività criminale. Alla ribellione costante , non c'è una proliferazione criminale. L'importante è comunque parlarne, il maggior alleato per i delinquenti è il silenzio".
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