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Cronaca Vincenzo Esposito 07 febbraio 2014 18:04 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Urraro:Una protesta per il futuro della professione e la tutela dei diritti dei cittadini". Astensione, gazebo, info-point e volantinaggio in tutto il Circondario.
NOLA – Confermata l’astensione dalle udienze prevista dal 18 al 20 febbraio 2014, proclamata dall’Assemblea dell’O.U.A. ( Organismo Unitario dell’Avvocatura ) e confermata l’adesione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola.
Una protesta che non si fermerà al blocco dell’attività giudiziaria civile e penale: prevista la discesa in piazza per favorire una fitta rete d’informazione verso i cittadini che sarà promossa attraverso la distribuzione di volantini e la messa a disposizione di info-point ( a Nola il 10 febbraio al Giudice di Pace e al Tribunale Monocratico Penale, il 13 febbraio in piazza Giordano Bruno nei pressi del Tribunale, il 18 febbraio al Tribunale di Nola – Reggia Orsini )
In primo piano la messa in rilievo dell’aumento, pari al 150% negli ultimi 8 anni, del costo a carico dei cittadini del contributo unificato per gli atti giudiziari, dei bolli e dei diritti di cancelleria, da cui se ne deduce un accesso alla tutela giudiziaria solo per benestanti. Problema a cui si aggiunge la sottolineatura della lentezza della Giustizia; la riduzione dei compensi per il Patrocinio a spese dello Stato per i cittadini meno abbienti; la revisione della geografia giudiziaria che ha allontanato la Giustizia dai territori.
Queste le parole del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola, Avv. Francesco Urraro:
“I temi trattati sono decisivi per il futuro della professione forense ma anche fondamentali per la difesa dei diritti dei cittadini, sopratutto delle fasce più deboli della popolazione. Purtroppo con i provvedimenti nati sull’onda dell’emergenza economica abbiamo assistito alla riduzione dell’esercizio della difesa e allo svilimento del ruolo dell’Avvocato quale difensore di diritti. Si è innescato un lento processo di compressione dei diritti dei cittadini-utenti del servizio giustizia, in nome di una presunta maggiore efficienza della giustizia civile”
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