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Cronaca Redazione 07 febbraio 2014 23:52 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Riceviamo e pubblichiamo
MARIGLIANO - Denoto con piacere, al di là del qualunquismo di quanti come al solito utilizzano i network come passatempo, che la lettera ha avuto l’effetto desiderato: promuovere più attenzione per le situazioni di disagio che si verificano sul nostro territorio. Se pur a conoscenza di possibili soluzioni che erano state prospettate alla signora Pace, alcune di queste erano prive di forme di vivibilità (casa senza bagno, acqua, elettricità), o anche vi erano forme di compromesso che esulavano dalla dignità e il rispetto di Enza: andare in un dormitorio per soli uomini; svolgere il ruolo di badante notte e giorno, senza avere la possibilità di riposare; essere ricoverata in una clinica psichiatrica; separarsi dal suo cane, Ciuffo.
Enza dev’essere trattata con dignità e rispetto! Non merita la nostra semplice carità. È una persona disagiata, e sicuramente anche disadattata ma questo non deve impedire a chi ha ruoli di responsabilità nella cosa pubblica, in questo caso gli amministratori e i responsabili dei servizi sociali dei Comuni di Marigliano e Mariglianella, di effettuare un campagna di promozione umana e sociale a favore delle fasce meno abbienti. È riduttivo ridurre gli interventi a favore dei più deboli in aiuti economici a pioggia (assistenzialismo), in repressione o anche di sola prevenzione.
Come sapranno sicuramente coloro che si occupano di servizi e di assistenza sociale, l’unica forma di educazione di vita a favore di persone emarginate, è quella della promozione umana e sociale dell’individuo. Certo questo è molto più impegnativo: camminare insieme - supportati da Associazioni del terzo settore -, confrontarsi e crescere secondo tipologie di vita più dignitose, è molto più impegnativo che “collocare” un essere umano presso dei centri sociali che si occupano di assistenza per gli anziani, come accaduto nella struttura di Atripalda da cui poi è stata allontanata.
Non è mia intenzione mortificare l’operato di nessuno, ma come bene ha precisato la redazione di Marigliano.net: “Apprezziamo tutto ciò che in passato hanno fatto le persone e il Comune di Mariglianella per aiutare Enza. Ma se Enza oggi dormiva ancora in un box, forse bisognava fare qualcosa di più”. Mi risulta che gli Enti pubblici pagano circa € 2,50 circa al giorno per gli animali affidati ai canili. Per i minori a rischio affidati ad Associazione, case famiglia o cooperative si spende circa € 90,00 al giorno. Tutti fondi reperiti dai bilanci comunali e quindi dei contribuenti. Sono ben lieto di affiancare e lavorare insieme a chi si prodiga in una "battaglia" di umanizzazione e di solidarietà a favore dei più poveri, denunciando con chiarezza chi pratica lo scarica barile o crede che situazioni come quelle di Enza siano un ripiego o un volersi adagiare.
Vista la solidarietà e la disponibilità di quanti hanno aiutato Enza e si sono resi ancora disponibili, desidero segnalare che all’albo parrocchiale di questa Chiesa sarà reso pubblico un elenco di materiali che possono essere utili ad allestire lo stabile che ospiterà Enza e Ciuffo, in cui sono stati completati i lavori all’impianto idrico, elettrico e dei servizi igienici. Mi piace precisare che tale soluzione è, spero, solo temporanea in attesa di una presa di responsabilità da parte dell’intera Comunità civile. Come già è stato commentato dal sig. Aliperti Francesco, questa catena di solidarietà che si è innescata ora dovrebbe portare ad istituire una struttura sociale di accoglienza dei bisognosi e i senza tetto, e in questo quartiere non mancano di quelle abbandonate!
don Pasquale Giannino
Parroco della Chiesa del Sacro Cuore di Marigliano
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