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Cronaca Redazione 09 febbraio 2014 00:11 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Il 20% dei negozi ha chiuso negli ultimi mesi. ( foto )
NAPOLI - "Dopo il cinema Arcobaleno e la pizzeria Brandi - raccontano il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della radiazza - entrano in crisi anche in locali nalla Galleria Umberto I. Negli ultimi mesi hanno abbassato per sempre le saracinesche ben 4 esercizi commerciali. Il 20% del totale. Da Luxor Radio a Blunauta fino a Bispoke ed ai Fratelli La Bufala. I turisti girano all' interno della Galleria tra saracinesche chiuse e spesso venditori ambulanti legati alla criminalità che hanno preso il posto dei negozi che un tempo esercitavano la loro attività nel sito monumentale. Durante la sera poi la Galleria Umberto I viene presa d' assalto anche da baby gang e clochard che ne aumentano il degrado e l' insicurezza. Questo monumento sta diventando l' ennesima cattedrale cittadina nel deserto".
"Noi resistiamo e non rinunciamo ai nostri standard qualitativi alti. Quello che chiediamo anzi pretendiamo - spiega Pasquale Barbaro dell' omonimo negozio di abbigliamento che ha subito anche 2 aggressioni negli ultimi tempi - però è una maggior presenza delle forze dell' ordine e una manutenzione efficiente. Ad esempio le coperture in vetro del pavimento danneggiate alcuni mesi fa ancora oggi non sono state sostituite ed è squallido camminare tra venditori ambulanti e transenne in un luogo che ci invidia tutto il mondo. Bisogna aggiungere anche che la gran parte degli uffici situati in Galleria sono oramai sfitti e abbandonati. Il che aumenta la situazione di degrado".
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