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Cronaca Redazione 11 marzo 2014 09:12 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Chiacchiere e tracotanza impallidiscono alla prova dei fatti
MARIGLIANO - In generale la tracotanza del potere e l'idea di poter comprare o intimidire cittadine e cittadini fa perdere il senso della logica e finanche il pudore.
Viviamo in un Paese in cui ogni gesto di illegalità viene occultato dalle chiacchiere e dalla propaganda, molto spesso dalla retorica.
Siamo abituati a combattere contro queste forme molto complesse di manipolazione del pensiero.
Dunque ci poniamo di fronte alla manipolazione dei fatti che fa il Sig. Amministratore unico della Società immobiliare Caprio srl con serenità.
I fatti sono che un mattino un anziano pensionato di 87 anni trova la sua strada privata completamente annessa ad un cantiere a cui non si era mai interessato ed il suo passaggio storico da 50 anni libero impedito da un chiaro atto illegale e tracotante con lamiere alte due metri. La strada completamente annessa e semidistrutta proprio dai lavori di quel cantiere. Perché un giorno prima era intatta, ben delimitata - da muretto e da rete metallica - dallo stesso cantiere. La scusa addotta che si è annessa la stradina al cantiere per proteggere i passanti è davvero ridicola. E di questo sopruso l'amministratore unico risponderà in molte sedi.
I fatti sono che le autorità tecniche, nonostante esposti e denunce ad horas dopo giorni di silenzio di cui non comprendiamo ancora le ragioni, sono intervenute per intervento diretto del Sig. Prefetto per imporre alla impresa Caprio il ripristino dello stato dei luoghi con ordinanza pubblica e chiara.
I fatti sono che, nella logica perversa della impresa Caprio, un cittadino debba perdere senza fiatare i suoi diritti alla mobilità sulla propria strada privata ed attraversare un'area cantiere abusiva per poter raggiungere la viabilità comunale, sotto pale meccaniche, camion e tra operai a lavoro.
Nemmeno se l'amministratore unico della Caprio costruisse un'autostrada alternativa al "passaggio di diritto" per un vecchio sentiero ci saremmo piegati al sopruso o avremmo fatto a cambio. Non si scambia il "diritto" per il "favore fraudolento". Non siamo abituati alla connivenza con l'illegalità.
Infine il vecchio di 87 anni qualche volta - contro il fermo parere dei medici e dei familiari - porta la vecchia bicicletta per andare al dopolavoro dei ferrovieri. È stato operato al Cardarelli per un ematoma bilaterale al cervello, ha avuto una grave resezione intestinale e ha un gravissimo tremore alle mani. Ma è lucido e presente. Sa cos'è il diritto e cosa sono le clientele. Soprattutto sa cosa è l'onore, quello della Costituzione. E non è in vendita. E non si è mai fatto strumentalizzare da nessuno. I figli e Associazioni per la legalità lo stanno solo difendendo come è dovere di ogni cittadino di fronte all'illegalità. Ora grazie alla speculazione del sig. Amministratore unico, che ringraziamo, gli è stata tolta anche la vecchia bicicletta per evitare che si faccia male contro le lamiere che ostruiscono la sua stradina. Ha resistito ma ha capito che non ha più l'età. Da ogni male può nascere qualcosa di buono. Senza l'intervento abusivo e illegale sulla sua strada non ci saremmo mai riusciti.
A proposito, i carabinieri ed i tecnici di Marigliano hanno fatto ben altre valutazioni di quelle citate dal Sig. Amministratore unico. Ma ognuno si difende come può, chi con le chiacchiere chi con i fatti.
D'altra parte basta leggere la pubblica ordinanza a cui si deve ottemperare:
"ORDINANZA N.16 4 marzo 2014
CONSIDERATO che le opere di che trattasi sono state realizzate abusivamente;ACCERTATO che la chiusura di detta strada impedisce l’accesso alla proprietà del Sig.Esposito Angelo (...)
ORDINA Al sig. Bruno Cristiano nato a Pordenone il 31/07/1973 e residente in Marigliano alla via Tevere n.10,in qualità di proprietario e amministratore unico della Soc Immobiliare Caprio s.r.l.con sede in Marigliano alla via Tevere n.10; La Sospensione ad Horas dei lavori,nonché l’immediato ripristino della strada di accesso da via Settembrini alla casa cantonieri Km.9+983 con la relativa messa in sicurezza della citata strada di accesso al fine di consentire il passaggio dei veicoli compresi quelli di soccorso".
Noi continuiamo a vigilare su nostri diritti. Senza buttarla in politica ed in chiacchiere da strada.
Salvatore Esposito e Antonio D'Amore
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