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Cronaca Redazione 15 maggio 2014 08:27 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Convegno sul gioco d'azzardo. Oggi e domani al Seminario Vescovile di Nola.
MARIGLIANO-NOLANO. Gioco d'azzardo patologico: emergenza nel mariglianese-nolano. A rischio gli adolescenti. A lanciare l’allarme è il Sert psicosociale di zona, che ha condotto una ricerca sul territorio volta ad analizzare il fenomeno alla luce dei numerosi punti scommesse proliferati sul territorio. Su un campione di 1700 studenti analizzati, un 10 per cento è problematico mentre un 4% addirittura rientra già nei casi patologici, cosiddetti giocatori incalliti.
Si tratta di ragazzi tra i 15 e i 19 anni frequentanti il terzo, quarto e quinto anno delle scuole superiori che in base alle risposte date sono risultati dipendenti dal gioco e che nonostante il divieto previsto dalla legge riescono ad avere accesso ai punti scommesse. “Insomma un gioco di prossimità e sempre più a portata di mano che, secondo gli esperti, rappresenta una vera tentazione per i giovani”: a dichiararlo è il responsabile del Sertpsicosociale nolano, Carmine Papilio. Se infatti i negozi sono più vulnerabili alla crisi e abbassano le saracinesche, l’industria del gioco non conosce battuta d’arresto e prolifera come i funghi.
Basta, infatti, dare un’occhiata in giro per rendersi conto come nell’hinterland laddove c’erano attività devastate dal calo delle vendite, puntualmente al loro posto si aprono sale giochi, dotate persino di bar e caffetteria. Un fenomeno che non è sfuggito al Sert psicosociale, che mantiene lo stato d’allerta anche sulla restante percentuale di studenti che , invece, rientra tra la fascia dei giocatori, cosiddetti sociali, cioè giocatori non abituali, ma che comunque giocano il gratta e vinci e le schedine. In questa percentuale rientrerebbero anche gli studenti che senza esporsi in prima persona giocano direttamente da casa scommettendo on line. Un fenomeno che gli operatori del Sert stanno ancora monitorando e .pertanto non forniscono una percentuale.
Ma se questi sono i dati del gioco ufficiale esiste anche una percentuale di sommerso che sfugge a qualsiasi forma di controllo. Di questo si discuterà anche in un seminario di studi che si terrà presso il seminario vescovile di Nola oggi e domani. L’appuntamento è dalle 9 alle 18. In campo gli esperti del settore. Interverrà tra gli altri anche Biagio Zanfardino, interventi socio sanitari della Regione Campania. Si punta ad avviare un osservatorio sul gioco. Tra gli invitati anche il vescovo di Nola, Beniamino Depalma. “Ho fatto presente la questione in Regione, ma finora è rimasto tutto lettera morta.
C’è una percentuale di gioco sommerso – afferma Carmine Papilio- che è quella più preoccupante dove rientrano anche le donne che purtroppo sono vittime del gioco e non hanno il coraggio di avvicinarsi al servizio sanitario locale. Sia ben chiaro, non vogliamo criminalizzare il gioco che se svolto con intelligenza resta sempre un momento ludico e socializzante ”. Duecento sono i casi già in trattamento presso il Sert di Nola. Si tratta di giocatori tra i 30 e i 40 anni, di diverse categorie sociali tra cui anche gli operai che non esitano a giocarsi tutto lo stipendio rimanendo famiglia e figli privi di sostentamento. Ora però si teme per la sorte degli adolescenti e si cerca di correre ai ripari
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