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Cronaca Redazione 14 giugno 2014 20:03 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Progetti della Protezione Civile
Sant’Anastasia – Terminano con temi svolti dai ragazzi della Ten. M.De Rosa i progetti denominati “La Carovana della prevenzione” e “Una vita… sicura”, realizzati nelle scuole dal Nucleo Comunale di Protezione Civile allo scopo di sensibilizzare ed educare gli alunni della scuola media inferiore all’autoprotezione, concetto cardine per la protezione civile, con apposite lezioni tenute dai docenti volontari di P.C. Romano Carmine, Velotti Pasquale, Servillo Mena, Torino Maria, Gifuni Ciro e Di Maio Marianna.
Il percorso formativo ha consentito l’avvicinamento degli alunni al volontariato ed ha puntato a costruire in essi la consapevolezza e la coscienza di essere un “elemento del sistema”, che può svolgere un ruolo attivo nel rispettare l’ambiente e il vivere civile.
E dai temi composti dai ragazzi si comprende che i progetti hanno lasciato in loro molte nozioni importanti:”La lezione che più di tutte ha destato il nostro interesse – scrivono i ragazzi della terza B – è stata quella sul terremoto…. e ogni cittadino dovrebbe sapere come comportarsi in caso di scossa. Anche se l’istinto suggerisce di scappare, bisogna mantenere sangue freddo e trovare riparo sotto un muro portante, lontano da vetri e mobili pesanti. Una volta terminata la scossa, uscire con calma, dopo aver chiuso acqua, luce e gas; usare le scale e non l’ascensore, non intasare le linee telefoniche che servono agli Enti preposti al soccorso; concordare con i familiari un punto di ritrovo e restare più vicini possibile. Queste informazioni ricevute sta a noi ragazzi trasmetterle agli adulti, per poterli educare ad un comportamento corretto, che potrebbe salvare vite umane”.
“Gli argomenti più significativi – scrive il gruppo della terza D – sono risultati per noi ragazzi quelli riguardanti i terremoti, eruzioni vulcaniche e rischi idrogeologici per l’attualità che rivestono sul nostro territorio. La cosa essenziale che abbiamo compreso, nel gruppo che ha lavorato sui rischi idrogeologici, è questa: non basta conoscere l’emergenza, le sue caratteristiche, le sue cause, serve molto di più conoscere i comportamenti idonei alla situazione al fine di evitare conseguenze gravi e disastrose”.
Le istituzioni scolastiche rappresentano da anni, per il Nucleo Comunale di Protezione Civile, un ambiente di fondamentale importanza per sviluppare nei ragazzi la cultura di protezione civile.
Quest’anno, in particolare, 30 alunni dell’I.C. Tenente Mario De Rosa sono stati anche coinvolti in un programma di informazione ai cittadini su rischio idrogeologico e tutela dell’ambiente, distribuendo vademecum da utilizzare come strumento di prevenzione e illustrando i rischi presenti sul territorio locale e partecipando alle lezioni seguenti:
La Protezione Civile ed il Soccorso, docente Romano Carmine: Il sistema Nazionale, Regionale, provinciale, Comunale; La Gestione dell’emergenza, COC – COM – CCS- U.d.C. – Le funzioni di supporto. Emergenza: Allertamento catena dei soccorsi- Il sistema 118 – Il numero unico europeo per le emergenze. Le funzioni vitali; riconoscimento e limiti d’intervento di primo soccorso; gli incidenti domestici
I Rischi, docente Gifuni Ciro: Classificazione dei rischi – Rischi Naturali) – Rischi Antropici Prevenzione Primaria, Secondaria, Terziaria. Metodologia comportamentale e interventistica.
Il Piano d’Emergenza Vesuvio, docente Di Maio Marianna: Cenni di vulcanologia. Il Vesuvio e la sua storia. Il Piano Vesuvio aggiornato al 2012.
Il Piano Locale di PC, docente Servillo Giuseppe: Le emergenze comunali ed il Piano Comunale
d’Emergenza (PCE).
Il Piano Scolastico d’Emergenza, docente Velotti Pasquale: Il Piano Generale Emergenza Scuole; Introduzione e studio degli elementi del Piano Particolare Emergenza ed Evacuazione scuola, con interventi di supporto all’addestramento pratico, durante le prove d’evacuazione all’interno del plesso scolastico.
Educare alla sicurezza – spiegano i progetti di P.C. realizzati - significa portare il giovane, sin dalla più tenera età, a costruire dentro di sé comportamenti di responsabilità, autocontrollo, consapevolezza, valutazione del rischio e coscienza dei propri limiti.
Questi crescono e si strutturano insieme alla personalità e ne fanno parte; aiutare il giovane a costruirli è compito delle agenzie di formazione, come la scuola, ma è anche attività fondamentale di protezione civile e deve interessare tutti i comportamenti di vita: da quelli relativi alla salute ed al benessere personale (alimentazione, igiene, uso di sostanze nocive, condotte sessuali ...), al rispetto per l’ambiente ed alla prudenza in tutti i comportamenti quotidiani. L’educazione alla sicurezza non è solo un sapere o un saper-fare: è un “saper essere”, che si traduce in comportamenti usuali, abitudinari e ordinari.
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