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Cronaca Redazione 30 ottobre 2014 00:58 Circa 7 minuti per leggerlo stampa
I proprietari di terreni con destinazione agricola del Comune di Mariglianella possono aderire, sino al 15 novembre, alla Manifestazione di Interesse che porterà alla realizzazione di un Centro Polifunzionale di attrazione comprensoriale per il Pomiglianese e il Nolano. “Tu mi cedi il fondo agricolo, io te lo urbanizzo e ti realizzo il controvalore in alloggi, nel mentre la Collettività fruisce, a costo zero, di un “Utensile” per lo sport, i convegni, il teatro, le associazioni..”: questo il senso dello studio di fattibilità approvato. Il progetto è stato fatto proprio dall’A.C.E.N. (Associazione dei Costruttori Edili Napoletani) e ha conseguito l’autorizzazione di mons. Beniamino Depalma, vescovo di Nola, previo il parere favorevole del Consiglio per gli affari economici della Diocesi di Nola. Un Accordo di Programma fortemente voluto da don Ginetto De Simone, con la benedizione del Sindaco Felice Di Maiolo e dell’Amministrazione Comunale.
MARIGLIANELLA - Il Progetto è ambizioso. La nostra Redazione ha intervistato l’arch. Nino Serpico, che ha firmato il progetto e che ha curato lo studio di fattibilità insieme all’avv. Scolavino e all’ing. Provesiero.
D. Architetto, abbiamo visto i manifesti di Invito alla Manifestazione di Interesse. Di cosa parliamo?
R. E’ un progetto cui lavoro da almeno due anni. Nasce da un profondo desiderio di Don Ginetto De Simone: dotare Mariglianella di attrezzature e servizi per la cultura, il tempo libero e la fede. Attrezzature che possano avere un’attrazione a livello comprensoriale. L’artefice del mio incontro con don Ginetto è stato l’arch. Luigi Vitale: il più bravo collega di studio che abbia avuto! Insieme, abbiamo lavorato per anni e condiviso prima un tecnigrafo, poi una stazione grafica. Nel 1999 o nel 2000, non ricordo ora, vincemmo un concorso internazionale di progettazione e fummo premiati a Parigi… Un giorno, Luigi ha lasciato lo studio e ha intrapreso il Percorso di Fede. Oggi, il “mio” Luigi è don Luigi. Sono molto felice per la Comunità di Lauro di cui don Luigi è il Parroco. Quanto allo studio di fattibilità, a me e all’ing. Enzo Provesiero, corre l’obbligo e il piacere di ringraziare il Vicario Generale don Lino D’Onofrio, l’avv. Vincenzo Scolavino, avvocato nolano esperto di Diritto Amministrativo consulente della Curia di Nola, e l’avv. Antonio Sposito.
D. Un progetto, attrezzature?! Con quali soldi?
R. Ecco, la ringrazio per la domanda… La prima cosa che ho fatto, quando don Ginetto e don Luigi mi chiesero di redigere un progetto, è stato chiedere un certificato di destinazione urbanistica dei fondi di proprietà della Parrocchia. La sorpresa è stata scoprire che il campo di calcio regolamentare, di proprietà della parrocchia, è un terreno edificabile, e gli indici di fabbricabilità sono di rilievo e generosi per noi addetti ai lavori. Parliamo della possibilità di realizzare una quarantina di appartamenti. Voglio subito sgomberare il campo da false voci e tranquillizzare chi, oggi, vi pratica lo sport: il progetto prevede assolutamente che le attività sportive continuino! Legge regionale urbanistica alla mano, il ragionamento è semplice: io parrocchia cedo ad un imprenditore la cubatura per realizzare gli immobili altrove; la cubatura viene trasferita, nell’ambito comunale, su un terreno di “atterraggio” che abbia una destinazione agricola, in modo da non modificare il contingente globale di cubatura residenziale previsto dal PRG vigente; l’Impresa realizza il progetto di attrezzature da me redatto sul fondo della Parrocchia e acquisisce la proprietà del fondo agricolo su cui “atterra” la cubatura e su cui l’impresa realizzerà quelli che saranno i suoi alloggi. L’impresa, in altre parole, realizza una sorta di permuta con la Parrocchia, una permuta “speciale” in cui entra un Soggetto terzo: il proprietario del fondo agricolo su cui sarà trasferita la cubatura. L’impresa, in sintesi, indennizza sia la Parrocchia, realizzando strutture di uso pubblico, sia il proprietario del fondo agricolo “di atterraggio”, con il controvalore in appartamenti. La Comunità di Mariglianella si dota, a costo zero, di idoneità secondaria, di attrezzature, di una quota dei famosi 18 mq/abitante che, quando si redige uno strumento urbanistico, nessun proprietario di terreno si vuole augurare come destinazione. I giovani, gli studenti di Mariglianella potranno avere spazi per coltivare la propria passione: il teatro, il canto, la musica, l’arte, lo sport e via dicendo. E’ quello che si dice “l’uovo di Colombo”, eppure non è stato affatto facile! Agli addetti ai lavori, rammento che è tutto sancito dalla L.R. Campania 16/2004 art. 12: ”Per la definizione e l'esecuzione di opere pubbliche o di interesse pubblico, anche di iniziativa privata, di interventi o di programmi di intervento, nonché per l'attuazione dei piani urbanistici comunali - Puc – e degli atti di programmazione degli interventi … se è necessaria un'azione integrata tra Regione, provincia, comune, amministrazioni dello Stato e altri enti pubblici, si procede alla stipula dell'accordo di programma…”. In altri termini, siamo qui a discutere di “accordo di programma”, di “perequazione”, di pura Urbanistica!
D. Non è facile, di questi tempi, trovare un’impresa disposta a investire..
R. L’abbiamo già trovata! E le dirò: ci manca solo il terreno agricolo di atterraggio! Prendevo parte ad un convegno promosso dall’ACEN (associazione costruttori edili napoletani) ed ebbi modo di illustrare il mio progetto al presidente (Rodolfo Girardi), che lo apprezzò e ne dispose, insieme all’arch. Barbara Rubertelli, la pubblicazione sul Sito Istituzionale dell’Associazione. Fu una sorta di concorso interno alle 514 imprese che costituiscono l’ACEN. Un concorso cui hanno partecipato sette Imprese. Abbiamo scelto la solida, giovane e dinamica Ditta SO.CO.GEA., il cui amministratore geom. Michele Mistico, unitamente a me, all’ing. Enzo Provesiero, alla propria struttura tecnica, ha già approntato il progetto esecutivo dei lotti che realizzerà per la Parrocchia, in cambio della cubatura: un teatro polivalente con una capienza di 300 posti, fruibile “chiavi in mano”, completo di arredi, e aule pastorali. Successivamente, un campo di calcio in sintetico di ultima generazione prenderà il posto di quello attuale in terreno costipato. La SO.CO.GEA. si farà carico anche dei costi relativi al terreno agricolo di “atterraggio” che stiamo cercando. Negli anni a venire saranno realizzati gli altri due lotti che consistono in un impianto fotovoltaico di 200 KW (tale da fornire energia elettrica anche alla sede comunale e alle scuole presenti sul territorio) e un campo polivalente coperto per lo sport. Sia progetto che studio di fattibilità, conformemente al diritto canonico, hanno già conseguito l’autorizzazione di mons. Beniamino Depalma, vescovo di Nola, previo il parere favorevole reso in data 19 aprile 2012 dal Consiglio per gli affari economici della Diocesi di Nola.
D. Cosa devono fare i proprietari di fondi agricoli che vogliano manifestare il proprio interesse?
R. La logica è: “Tu mi cedi il fondo agricolo, io te lo urbanizzo e ti realizzo il controvalore attuale in alloggi, nel mentre la Collettività fruisce di un “Utensile” per lo sport, i convegni, il teatro, le associazioni ..”. I proprietari dei fondi agricoli che intendano partecipare alla Manifestazione di Interesse non devono fare altro che lasciare pervenire a don Ginetto, presso la Parrocchia di Mariglianella, entro il 15 novembre, un semplice foglio formato A4 in cui indichino la proprietà, il recapito telefonico, i dati catastali, la superficie, uno stralcio da Google Hearth, la richiesta espressa in euro/mq (valore di mercato attuale del fondo agricolo proposto), elemento questo ultimo la cui mancanza comporta la nullità della manifestazione di interesse: è fondamentale, al fine di calcolare il controvalore in appartamenti. Mi piace precisare che occorrono da 6000 a 10.000 mq di fondi classificati agricoli dal PRG di Mariglianella. Possono essere utilizzati anche più fondi di superficie direi non inferiore ai 2500 mq, sino alla concorrenza dei 6000-10.000, in modo da “spalmare” sul territorio l’intervento edilizio finale. L’impresa si farà carico del costo attuale di mercato del fondo agricolo e dei costi relativi alla dotazione insediativa, ossia alla costruzione di fogne e infrastrutture primarie. Saranno privilegiate le aree non troppo lontane dal centro abitato. I proprietari o persona da Loro delegata siederanno al tavolo della Conferenza dei Servizi insieme al Parroco, ai rappresentanti di Comune e Provincia (Area Metropolitana), ai tecnici e potranno seguire, alla luce del sole, ogni fase dell’accordo di programma. Trascorso un periodo di pochi mesi, qualora l’iter non si concretizzi malauguratamente, per una qualsiasi ragione, il proprietario del fondo agricolo è sciolto da ogni vincolo, onere, obbligo o dovere.
D. Dove si può prendere visione dello studio di fattibilità?
R. Sul sito della Parrocchia. Che ne dice di pubblicarlo in coda a questa intervista, unitamente alla Manifestazione di Interesse e a un slide della realtà virtuale del progetto? Tenga conto che lo studio di fattibilità è antecedente alla scelta dell’Impresa e che, come ogni cosa, è perfettibile: basta la volontà delle Parti!
Grazie architetto.
R. Grazie a Marigliano.net che fa notizia con professionalità e passione.
Leggi la Manifestazione di Interesse
Leggi lo studio di Fattibilità
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