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Cronaca Redazione 27 novembre 2014 22:42 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Video realizzato dai bambini del primo circolo didattico
CASALNUOVO - Un video emozionante dedicato alle donne contro la violenza di genere. A realizzarlo i bambini del primo circolo didattico, coordinati dall’insegnante Luigi Monda con l’intervento del professore universitario Pierfrancesco Rescio . Si tratta di un fotogramma realizzato dai piccoli in occasione della giornata internazionale delle donne e presentato a Casalnuovo alla manifestazione patrocinata dall’assessorato alle pari opportunità e coordinata dal dirigente scolastico Michelangelo Riemma.
Si tratta di un’iniziativa più ampia che rientra nell’ambito del progetto “Il cento c’è” del grande pedagogista Loris Malaguzzi di cui il professore Luigi Monda è stato allievo oltre che collaboratore della rivista da lui fondata, che ha sempre posto l’attenzione sulla centralità dei bambini contro qualsiasi iniziativa che tende ad affossare e a schiacciare l’infanzia e le sue mille sfumature . E così i bambini consapevoli delle loro innocenti potenzialità dicono no alla spirale di violenza con uno slogan:”Finché morte non ci separi”. Nel giorno dedicato alle donne non solo hanno riflettuto sull’importanza del ruolo della donna nella società ma hanno anche scritto su carta le proprie riflessioni immortalandole in un video che rimarrà impresso nella memoria. “Per favore non definiamoli delitti passionali. Le donne non sono pezzi di carne o oggetti.
Basta. Il silenzio uccide”, cantano i bambini. L’intento è di denunciare la drammatica discriminazione che ancora interessa l’universo femminile fino al punto che ogni giorno si consumano violenze sulle donne da parte di uomini in violazione della parità dei diritti. Le cifre parlano chiaro. Una donna su tre ha subito violenze fisiche o sessuali nella maggioranza dei casi da parte del partner o di un familiare "Picchiate in casa, molestate in strada, vittime di bullismo sul web. Cento vittime nel 2012, una donna uccisa ogni due giorni. I dati, allarmanti, arrivano dalle statistiche e sono ormai quasi quotidianamente confermati dalla cronaca all’inizio dell’anno, secondo Telefono Rosa, sono 100 le donne uccise.
Si è passati da un omicidio ogni tre giorni registrato l’anno scorso a uno ogni due giorni. E nella maggior parte dei casi gli autori di questi delitti sono mariti, ex fidanzati, comunque persone nella cerchia affettiva delle mura domestiche.L’87 per cento delle donne che hanno chiesto aiuto a Telefono Rosa hanno subito violenza in famiglia o da quelli che potevano ritenere fossero “i loro cari”, secondo l’indagine dell’associazione. Una situazione veramente grave ma i piccoli del progetto “IL cento c’è”, con l’insegnante Monda non ci stanno. “Ogni uomo nasce da una donna ricordalo prima di uccidere chi dà la vita e la continuità alla nostra specie”. E’ questo l’urlo dei bambini.
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