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Cronaca Andrea America 29 dicembre 2014 22:51 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Ieri mattina passando per il laboratorio veterinario, del mio amico e noto dott. Giacomo Calabria, di Marigliano, ho visto cani, gatti e due conigli vestiti a festa. Mi è sembrato ritrovarmi in una delle favole dei film di Tim Burton. Sono rimasto felice come un bambino a guardarli, accarezzarli e giocare con loro. Erano tutti paciosi e allegri, convinti di ritrovarsi in un clima festivo. C’era un barboncino bianco con una mantellina a quadri che scodinzolava dalla gioia, quasi volesse ringraziare il dott. Antonio, vice di Giacomo, per averlo guarito da una otite acuta e per fargli gli auguri di Buon Anno.
La padroncina, una ragazza dai capelli rossi, mi ha detto che quella mantellina era stato il regalo sotto l’albero di Natale. Sul lato destro della sala era seduta una signora sulla cinquantina con borsa griffata, occhiali anni Cinquanta, con al fianco un pastore tedesco, dal pelo marrone chiaro, ricoperto con un capo in pelle nera, quale regalo per avere partorito quattro cuccioli un mese prima. Confesso invece, che i due conigli vestiti con maglioncino in lana verde, in braccio ad una coppia di giovanissimi “innamorati” in jeans e giubbotto imbottito, seppure un pochino buffi erano divertenti. Ovviamente non consentivano di sorridere altrimenti si incappava nel richiamo dei fidanzatini. C’è di vero che il coniglietto più grande con un nastrino azzurro al collo, somigliante a Roger Rabbit, avrà notato la mia incuriosita espressione e indispettito mi ha girato la faccia.
Un gatto persiano, dal pelo grigio e gli occhi azzurri era magnifico, uno spettacolo. Molto più bello della sua padroncina dai capelli spettinati e pantofole ai piedi. Sembrava uno di quei pastori artistici di San Gregorio Armeno, vestito con abiti cuciti a mano e su misura. L’ho accarezzato e per un attimo ho avuto la sensazione che mi abbia ringraziato e fatto gli auguri di buon anno. Di sicuro li avrà fatti a Giacomo, visto che era quieto e felice nel farsi visitare sul lettino in acciaio. Nell’uscire ho incontrato Saverio, un vecchio ambientalista, in giacca e cravatta, appassionato di animali da compagnia, che aveva con sé due meticci dal pelo nero, alti si e no trenta centimetri, vestiti da borghese, con panciotto e papillon, venuti per fare gli auguri ai veterinari.
Un botto pauroso, forte come una bomba, proveniente da lontano li ha impauriti e fatti rifugiare sotto una sedia. Una ragazza ben vestita, con capelli corti, borsetta” Vuitton”, cappotto di cachemire e un chiwawa bianco latte, tra le mani, come una pazza si è messa a gridare: “ Incivili, villani, non comprendo come sia possibile divertirsi con i botti, tra l’altro sono pericolosi anche per loro stessi”. Incuriosito dalle grida si è affacciato il dottor Giacomo, il quale in un batter d’occhio è stato accerchiato da tutti gli animali presenti in sala. Gli sono saltati addosso per fargli festa, essendo una loro vecchia conoscenza. Nell’occasione, dopo aver salutato e accarezzato cani e gatti, ad uno a uno, con il garbo e l’educazione che lo ha sempre contraddistinto, Giacomo, mi ha chiesto la cortesia di fare recapitare all’ospedale di Nola, una lettera con cui invitava il direttore a dare libero accesso a cani e gatti che andavano a visitare i loro padroni ricoverati.
Nella stessa comunicava che il fenomenale “setter” grigio, che gli manca solo la parola per essere come una persona, di proprietà dell’anziano contadino Sebastiano, ricoverato per l’Alzheimer, sarebbe stato felice se fosse stato autorizzato a trascorrere insieme al padrone in ospedale la giornata di Capodanno. Con un’altra lettera, indirizzata ai sindaci della zona, chiedeva loro di adoperarsi maggiormente a favore degli animali domestici e di predisporre un’ordinanza sindacale a tutela dei cani e gatti, in occasione dei botti di Capodanno. Chiedeva di vietare nei luoghi pubblici l’utilizzo di fuochi pirotecnici, limitare e controllare gli spari, scoppi, mortaretti e simili, e di raccomandare ai proprietari di cani e gatti, di vigilare per evitare ferimenti e traumi agli animali causati dagli scoppi e dai fuochi d’artificio. Infine Giacomo e Antonio, nel rivolgere gli auguri, consigliavano a tutti i presenti, sulla base della loro esperienza e del loro amore per gli animali domestici, di non lasciare soli i cani e gatti durante i botti della Mezzanotte di Capodanno.
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