Cronaca
M.net On Air
06 gennaio 2015 14:33
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#CiaoPino: generazioni diverse, stesse emozioni
A Nola tutti in Piazza Duomo per cantare le sue canzoni
Le grandi celebrazioni quando un grande artista va via sembrano quasi atto doveroso, a prescindere di quanto si conosca la sua storia, la sua arte; un'empatia legata al momento che molte, troppe volte finsce per svanire nel brevissimo termine.
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Questa volta è diverso. È diverso perchè se leggi le stesse emozioni negli occhi di un (ex) ragazzo di 60 anni, di uno di 32 e di un altro di 20 significa che stiamo guardando al miracolo della musica, quella vera, quella che ha qualcosa di reale da dire e che resiste alle generazioni senza mai abbassare la testa. Chi ha conosciuto Pino Daniele come "coetaneo", perde un pezzo importante di quelle rivoluzioni có cazón rutt; chi, come me, della generazione "intermedia" perde un pezzo d'infanzia, pasasndo dall'autoradio a cassetta dei viaggi estivi ai primi CD, fino alla riscoperta del vinile.
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Chi più di tutti perde è la canzone italiana che si vede privata di uno dei suoi maggiori interpreti, cantore della Napoli che resiste, virtuoso della chitarra, grande protagonista di tutta un' era.
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Tante le celebrazioni per Pino Daniele, da quella prevista a Piazza del Plebiscito, finanche a Nola dove stamattina in tanti si sono riuniti per cantare le sue canzoni: un modo per salutare, più che l'artista in sè, colui che negli anni si è conquistato il posto di "uno di famiglia"
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